Firenze, 15 maggio 2013 - Gelato amaro. Anzi, avvelenato. Era già tutto pronto. Programma, manifesti, cartelloni pubblicitari. Ospite la chef star Gianfranco Vissani. Dieci giorni dolcissimi, con le piazze fiorentine invase da banconi stracolmi di vasche di gelato per la gioia dei buongustai. Ma non tutto è andato come gli organizzatori avevano previsto. Il sindaco ha detto no. No a dieci giorni di festival del gelato nelle strade invase dai turisti: il festival durerà tre giorni. E stop.

In buona sostanza, la motivazione di Matteo Renzi è una: un conto è il business degli imprenditori che organizzano la manifestazione, un altro la promozione della città. E così è finita ai ferri corti con l’organizzazione (degli imprenditori Gabriele Poli e Filippo Ricci) che aveva già firmato contratti con aziende partecipanti e sponsor e che ora teme, non solo - è evidente - di patire un pesante danno economico, ma addirittura di essere costretta risarcire le ditte che non accetteranno di allestire gli stand, essendo cambiati i termini dell’accordo.

Il Firenze gelato festival, che giunge quest’anno alla sua quarta edizione, reduce da un successo dietro l’altro, con oltre 400mila clienti registrati nei cinque giorni di manifestazione lo scorso anno, era stato programmato dal 17 al 26 maggio. La delibera, che doveva essere approvata ieri in giunta, era già slittata di una settimana, è stata sonoramente bocciata. Il festival si farà, ma dal 17 al al 19 maggio. Il sindaco potrebbe avere un ripensamento, ma chi conosce Matteo Renzi crede che difficilmente farà retromarcia.
Gli organizzatori restano con l’amaro in bocca. Domani, in occasione della conferenza stampa, chiederanno pubblicamente le motivazioni che hanno portato il sindaco a decidere per il taglio, ormai a pochi giorni dall’inizio del festival, con la macchina già in funzione al massimo dei giri.  Anche se Renzi ha già fatto sapere ai diretti interessati, dopo ripetuti inviti fatti negli scorsi anni, di non gradire che le rassegne di promozione si svolgano in città quando strade e piazze sono straripanti di turisti. Renzi aveva pensato di promuovere l’utilizzo del parco delle Cascine che vuole rilanciare, ma gli organizzatori sarebbero rimasti sordi all’invito. Il Gelato festival andrà in tour, anche a Roma (21-23 giugno), Milano (31 maggio-2 giugno), Torino (7-9 giugno) la durata è di tre giorni.

Il sindaco non ha nessuna convenienza a concedere l’utilizzo delle piazze con uno sconto del 50 per cento sulla tassa per l’utilizzo del suolo pubblico e altrettanto sconto sull’imposta di pubblicità in un periodo, come quello di maggio, in cui richiamare in centro gente non è utile alla promozione della città (anche il Firenze Wine festival ha spostato la programmazione da ottobre a maggio, facendo storcere la bocca a Renzi). Discorso diverso se le rassegne vengono proposte nei mesi più morti del turismo, come novembre e febbraio (il periodo in cui c’è la fiera del cioccolato artigianale). Dunque, l’anno prossimo, se non sarà ripensato con un’altra location, magari proprio alle Cascine, il festival del gelato non si farà. Dal canto loro gli organizzatori lamentano la decisione dell’ultimo minuto. E non hanno intenzione di fermarsi qui. Il danno economico e d’immagine sarà enorme, anche perché, a quanto dicono, avevano già ricevuto l’ok per i dieci giorni della manifestazione. Tanto che la macchina della pubblicità era partita da tempo, anche con la gustosa prewiev alla Mostra dell’artigianato della Fortezza.

ILARIA ULIVELLI