Firenze, 7 maggio 2013 - Un incontro mirato a svelare i 'trucchi' per avviare e trarre profitto dalla propria azienda. Un incontro rivolto agli intenditori e ai 'nerd' già avviati nel mondo della rete, delle App e delle startup. E' il terzo appuntamento di Startup Saturday che si è tenuto sabato scorso all'Incubatore di Firenze di via della Sala 141.

"Il nostro è uno spazio creato per aiutare e facilitare le persone per avviare le imprese". Si presenta così il giovane direttore dell'Incubatore, Lorenzo Petretto, che sviscera fiero i numeri dei nove anni di attività della struttura. Dal 2004 ad oggi, l'Incubatore ha realizzato ben 42 aziende (6 nel 2013), con una media di dieci progetti l'anno. Nella breve intervista che ci ha rilasciato, il direttore ha sottolineato una delle innovazioni della sua struttura: "Quando abbiamo iniziato nel 2004 ho chiesto una sola cosa: una rete wi-fi, perché l'85% delle nostre aziende è su internet. Con la creazione dello spazio co-working, poi, abbiamo realizzato due spazi, quello virtuale della rete e quello fisico che permette alle aziende di incontrarsi".

Momento clou dell'incontro è stato l'intervento di Alessandro Sordi, fondatore dell'acceleratore di startup Nana Bianca, famosissimo a Firenze. Un acceleratore che predilige finanziare e aiutare progetti al 100% digitali e composti da più persone. In una sola parola, rete. Nel suo concetto più esteso. Alessandro ha poi dispensato consigli a coloro che utilizzano il web per controllare la 'salute' della propria azienda o della propria App. Tipo di traffico, utilità del Seo, Google Analytics, nozioni basilari che permettono agli startupper di lavorare al meglio e guadagnare al meglio.

Il guadagno, appunto. E' quello il nodo centrale della startup. Come guadagnare? Come attrarre il cliente e il finanziatore? E' quanto spiega Massimiliano Canalicchio nel descrivere il business model. "Dedicare la gran parte del tempo allo sviluppo non è del tutto esatto. Bisogna fare test, questionari, capire le esigenze del cliente". Essere critici verso se stessi è la prima regola, ma ancor più importante è la competizione: "Sapere cosa fa l'altro, chi è, è fondamentale per portare avanti la propria attività". Dalla teoria alla pratica, ecco Matteo Cavalieri di 'Artie Mobile' di Parma a raccontare la propria storia. "Un social in cui è possibile registrare posti e percorsi a noi cari e allo stesso tempo raggiungere persone all'interno del sistema, questo è Artie Social, fatto - aggiunge Matteo - non per gli smanettoni che stanno in casa, ma per chi esce dalle mura domestiche".

Un conto è avere un'idea, un conto è avere un'idea buona. Un conto è come e per chi la realizzi.

Il prossimo appuntamento 'startapparo' sarà sabato 25 maggio al Multiverso di Via Campo d'Arrigo 40/rosso, con "How to found your Idea".

Daniele Sidonio