Firenze, 30 marzo 2013 - PER CHI AMA gli animali anche riuscire a salvare una piccola vita, come quella di un piccione, è importante. Così quando Beatrice, una ragazza che abita in zona piazza Oberdan e che per gli animali ha un’enorme attenzione, la mattina dalla finestra vede che nel palazzo accanto al suo un piccione si dibatte perché è rimasto incastrato in una rete su una tettoia sopra una terrazza, subito si attiva per poterlo liberare.

 

Il primo passo è quello di andare a suonare il campanello dei proprietari di quella casa. Nessuna risposta. Allora suona il campanello del piano di sotto, dove abita la signora Marcella. A quel punto scatta la solidarietà tra vicini di casa/animalisti: Beatrice, Marcella e altri condomini tra i quali Stefano e Maristella - tutti preoccupatissimi per la salute del piccione - si danno da fare per trovare una soluzione. Nessuno ha il numero di cellulare dei proprietari della casa, sono nuovi inquilini. Allora lasciano un biglietto sulla porta.

 

Intanto accanto al volatile c’è un suo simile - probabilmente il compagno/a, i piccioni infatti sono monogami - che cerca in tutti i modi di liberarlo, restando impigliato anche lui per qualche minuto e liberandosi poi da solo (resterà lì vicino per tutto il giorno spingendo la rete per cercare di aiutare “l’amico”). Intanto le ore passano: è venerdì, e se i proprietari sono andati via per il weekend? Beatrice e Lorenzo chiamano l’Ufficio del Comune per i diritti degli animali, la Lipu, la Protezione animali. Trattandosi però di una proprietà privata gli unici che possono intervenire sono i pompieri. Vengono chiamati anche loro: inzialmente consigliano di aspettare e vedere se i proprietari rientrano, anche perché la terrazza è al sesto piano, si affaccia su una corte interna non raggiungibile con un camion e per arrivarci è necessario passare dal tetto: l’intervento quindi è difficile e rischioso. Alla fine Stefano e Maristella riescono a rintracciare (chiamando a caso i numeri trovati sull’elenco) una parente che abita vicino e ha le chiavi dell’appartamento: dopo pochi minuti arriva ad aprire la porta. I proprietari sarebbero rientrati solo la domenica sera.

 

Nel frattempo arrivano anche i vigili del fuoco di via della Farina (sicuramente inteneriti dalle svariate telefonate ricevute durante il giorno). Entrano tutti nell’appartamento: i vigili del fuoco tagliano la rete e liberano il piccione. Dopo pochi minuti di rintontimento spicca il volo e va via, seguito dal suo “amico”. Sono passate quasi dodici ore, ma alla fine è salvo. «Rientra nel nostro compito istituzionale la salvaguardia degli animali», ci ha detto Stefano Giannelli, ispettore antincendi Ufficio stampa Direzione Vigili del fuoco della Toscana, al quale abbiamo chiesto un commento su questo tipo di salvataggi. «Quando veniamo chiamati - ha sottolineato — cerchiamo sempre di intervenire in tempi rapidi, compatibilmente con altri servizi e cercando di non mettere a rischio la vita dei nostri uomini. Nel 2012 sono stati oltre 250 i nostri interventi a Firenze e provincia per animali: in 247 casi si è trattato di soccorso e in 11 casi di recupero animali morti».

 

Patrizia Lucignani