Firenze, 20 marzo 2013 - Cordoglio anche in Toscana per la morte, dopo una malattia, del capo della polizia Antonio Manganelli. Manganelli ha trascorso a Firenze anni importanti nella sua carriera nella polizia di Stato. Arrivo' come commissario nel 1975 e ci rimase per otto anni ottenendo i suoi primi successi investigativi. Erano anni in cui in Toscana si affermarono i sequestri di persona da parte della criminalita' sarda. E in molti negli ambienti della polizia fiorentina ricordano le sue visite, anche negli ultimi tempi, per salutare i colleghi e ricordare con loro i tanti momenti vissuti fianco a fianco nella lotta al crimine.

Un grandissimo amico, l'investigatore piu' bravo e geniale che abbia mai incontrato''. Cosi' Francesco Fleury, magistrato di riferimento alla procura di Firenze per i sequestri degli anni '70 e '80 in Toscana, ricorda la sua collaborazione col capo della polizia Antonio Manganelli quando era ancora un dirigente emergente della sezione antisequestri della squadra mobile di Firenze. ''La piaga dei sequestri - dice oggi Fleury ricordando quella stagione - e' stata stroncata in gran parte per opera sua. Antonio Manganelli sapeva usare in modo intelligente tutti gli elementi per ricostruire un fatto''.

E Twitter ha celebrato il capo della polizia, ricordandolo con tanti Tweet. Nel primo pomeriggio l'hashtag #Manganelli era tra i trend italiani.