Firenze, 9 marzo 2013 - Traffico in tilt a Firenze per due manifestazioni politiche "contro" che si sono svolte in punti diversi della città. Con momenti di tensione, quando l'ultrasinistra ha di fatto espulso dal suo corteo le bandiere di Pd e Sel. Due cortei distinti sono partiti da due diverse piazze fiorentine. Il primo in memoria dei martiri delle foibe e' organizzato da Fratelli d'Italia, da La Destra, CasaPound ed altre realta' locali dell'area. Il secondo e' stato invece organizzato dall'Anpi provinciale proprio in contrapposizione a quello dei simpatizzanti di destra. I percorsi delle due manifestazioni erano diversi.

VIA LE BANDIERE DI SEL E PD, TENSIONE - Momenti di tensione nel corteo degli anarchici. Che hanno estromesso le bandiere di Sel e Pd, in pratica cacciando i membri dei due partiti che erano nel corteo stesso. Poco dopo la partenza del corteo alcuni partecipanti che si erano presentati con le bandiere di Sel e del Pd sono stati invitati da alcuni antagonisti ad abbassare i simboli di partito. Poco prima, alcuni esponenti della Cgil che avevano aderito alla manifestazione a titolo personale, posizionandosi in coda al serpentone di circa 300 persone, tra cui il segretario provinciale della Cgil Mauro Fuso, hanno lasciato la manifestazione dopo essere stati invitati ad allontanarsi.

GRANDE SPIEGAMENTO DI FORZE DELL'ORDINE - Entrambe le manifestazioni, alle quali hanno partecipato alcune centinaia di persone, sono controllate dalle forze dell'ordine. Il corteo in memoria dei martiri delle foibe e' aperto da uno striscione con la scritta 'Foibe io non scordo'. A seguire numerose bandiere tricolori e un altro striscione con la scritta 'Onore ai martiri delle foibe'. La manifestazione è proseguita in maniera ordinata e silenziosa. Era prevista anche la presenza dell'on. Giorgia Meloni, che pero' non e' intervenuta per altri impegni.

TRAFFICO NEL CAOS - I cortei hanno creato non pochi problemi al traffico sui viali. Piu' rumoroso il corteo organizzato dall'Anpi, che e' stato aperto da un furgone con bandiere con falci e martello e uno striscione con scritto 'Firenze e' antifascista'. I manifestanti, scandendo slogan, hanno acceso alcuni fumogeni e alcuni di loro hanno avuto dei piccoli diverbi con i fotografi dei giornali. I maggiori problemi si sono avuti intorno alla Fortezza da Basso, epicentro del caos, e sui viali fino a piazza Beccaria.