Firenze, 19 febbraio 2013 - Un vigile urbano vestito in costume storico e a cavallo ha aperto la sfilata storica per rievocare il bando per la cattura di Niccolò Machiavelli, avvenuto cinquecento anni fa esatti. Stephen Milner, ricercatore del Centro Studi sul Rinascimento della Harvard Univerity, ha ritrovato all'Archivio di Stato di Firenze il bando originale, nonche' il compenso per i banditori, i loro nomi e anche, come usava all'epoca, i soprannomi (uno dei banditori era significativamente soprannominato 'Il diavolaccio').

Il banditore a cavallo era accompagnato dal Corteo Storico del Comune di Firenze, in costume d'epoca. Il corteo per la Rievocazione è partito dal Palagio di Parte Guelfa alle 15.30 per poi passare da Ponte Vecchio, piazza Santa Felicita, l'Arengario di piazza Signoria, via Calzaiuoli per concludersi al Bargello. Nel 1513 venne proclamato in cinquanta posti per tutta la Firenze di allora. ''Ma Abbiamo pensato di limitarci, nel 2013, a soli 5 collocati - spiega Spini - per non creare troppi fastidi alla vita cittadina''.

''Documenti su come avvenne la cattura non sono ancora stati trovati- aggiunge - Ma si sa che il malcapitato Machiavelli fu portato al Bargello e torturato. Peraltro ne' egli confesso' ne' fu trovata prova alcuna contro di lui, e quindi nel marzo venne rilasciato per effetto dell'amnistia conseguente all'elezione del cardinale Giovanni de' Medici a Papa Leone X, e inviato nell'esilio di Sant'Andrea in Percussina dove scrisse quel trattato 'Il Principe' che a distanza di cinquecento anni gli conferisce tuttora fama imperitura in tutto il mondo''.