Firenze, 14 febbraio 2013 -  Duecento paesi di tutto il Mondo ospitano l'iniziativa "One Billion Rising", partecipano 13.000 organizzazioni mondiali, da Amnesty International a Emergency, aderiscono attivisti, artisti, ministri, leader di movimenti sociali, attori come Robert Redford, Jane Fonda, Anne Hathaway, personalità come dal Dalai Lama ad Alveda King, nipote di Martin Luther King. Si celebra il 15° anno del V-Day, per denunciare la violenza sulle donne, ideato dall’attivista americana Eve Ensler, autrice de "I monologhi della vagina".

In Toscana aderiscono all'iniziativa l'associazione Artemisia, Cgil donne, Coordinamento fiorentino violenza di genere e sessismo, Commissione pari opportunità Comune di Firenze e Regione Toscana, Il giardino dei ciliegi, La libreria delle donne, Libere tutte, Musiquorum, OxfamItalia, Se non ora quando Firenze, The global theatre project. Gli eventi toscani sono dedicati a Beatrice Ballerini, la donna di Campi Bisenzio uccisa dal marito lo scorso dicembre: la sua vicenda ''ci dà l'idea di quanto sia diffuso il fenomeno'', ha detto Elena Cherubini, responsabile del coordinamento donne della Cgil di Firenze, secondo cui questo flash mob suggerisce una risposta perché ''la violenza sulle donne è più che altro violenza domestica, per cui dobbiamo uscire, gridare, e metterci il corpo con il ballo. E non dobbiamo aver paura di parlare e denunciare''. 

A Firenze il ritrovo, per donne e uomini di tutte le età, è giovedi 14 febbraio alle ore 15 in piazza della Repubblica, per un flash mob con la coreografia di Gina Lamparella nella quale verrà mimato l'atto di spezzare le catene: ''Un miliardo di donne violate è un'atrocità, un miliardo di donne che ballano è una rivoluzione''. L’evento sarà videoregistrato e in streaming.

Il nome dell’iniziativa nasce da una statistica dell’Onu: una donna su tre verrà picchiata o violentata nel corso della sua vita, un miliardo di donne e ragazze subirà una qualche forma di violenza. L’evento comincerà con una poesia rap/inno alla donna, recitata in italiano e inglese da soli uomini a cui si affiancheranno dei pupazzi giganti; poi al grido di "Strike, rise, dance!" partirà il ballo/flash mob con le donne dapprima, raggiunte poi, su loro invito, nella seconda parte dagli uomini insieme ad altre donne ancora.