Firenze, 17 gennaio 2013 -  La corte d'assise di Firenze ha condannato a 14 anni di reclusione per omicidio Gastone Ovi, 82 anni, l'uomo che uccise a Firenze la moglie, Ester Chenet, coetanea, gravemente malata, strangolandola. La vicenda è del 15 febbraio 2012 e avvenne in una casa di Coverciano dove il 118 intervenne per un decesso all'apparenza dovuto a cause naturali.
 

In realtà, all'inizio, una prima ricostruzione dei carabinieri non evidenziò ipotesi di reato: poi, invece, da un primo giro di testimonianze emerse che dall'abitazione si erano udite grida e 'strani rumori'. Quindi, successivamente, l'autopsia disposta dal pm Christine von Borries indicò che la morte della donna - ritrovata nel suo letto - era stata causata da soffocamento e che c'erano segni di strangolamento e lesioni sul corpo, mentre ai soccorritori il marito aveva spiegato che i lividi sul corpo della coniuge erano dovuti alle frequenti cadute dell'anziana moglie, molto malata.

Dagli accertamenti della procura scaturì il processo davanti alla corte d'assise contro il marito per omicidio volontario aggravato. Ovi è stato condannato anche a risarcire, con una provvisionale immediatamente esecutiva, i due fratelli della defunta costituitisi parte civile nel processo.
 

''Siamo particolarmente soddisfatti che sia stata dimostrata la responsabilità dell'imputato - dichiara l'avvocato Maria Berardinelli, legale dei fratelli della vittima - anche se nessun risarcimento riuscirà mai ad alleviare il dolore dei fratelli'' vista anche ''la particolare crudeltà con cui si è compiuto l'omicidio''.