Firenze, 15 gennaio 2013 - Inizia l'esercizio provvisorio per la Richard Ginori: il curatore fallimentare avrebbe richiamato dalla cassa integrazione alcuni lavoratori (ancora da definire il numero), "per cominciare - riferiscono i Cobas - le produzioni relative all'espletamento di ordinativi per la filiale giapponese''. E' stata così sopesa l'occupazione della fabbrica in atto dal 7 gennaio.

Continua però lo stato di agitazione, dicono dal sindacato autonomo, con un presidio dei lavoratori all'interno dello stabilimento. I Cobas ''giudicano positivamente - si legge in una nota - la ripresa, seppur limitata, di alcune attività produttive, così come la presenza di Richard Ginori alla fiera Macef di Milano, iniziative utili a segnalare, seppur nei limiti dell'attuale condizione, la continuità aziendale, e apprezzano lo sforzo del curatore teso a velocizzare l'iter del percorso fallimentare''.

 

Intanto La Nazione incontra i protagonisti della vicenda: oggi e domani sarà presente a Sesto con un gazebo di fronte all'azienda recentemente dichiarata fallita dal tribunale di Firenze. Una due giorni per parlare con lavoratori, sensibilizzare associazioni ed istituzioni.

E allo stabilimento oggi è arrivato Renzo Ulivieri, ex allenatore di calcio e candidato al Senato per Sel Toscana.
Insieme ad una delegazione di candidati del partito, ha visitato la Ginori e incontrato rappresentanze sindacali. Visibilmente commosso, ha dichiarato: "Oggi è il primo giorno, e sono in difficoltà perchè ho il timore che venga preso come un andare a cercare voti. Non è questo''. Per poi aggiungere: ''Non vorrei che venisse presa come una campagna elettorale perchè non è questo. Credo che debba essere una presenza continua, perchè il nostro impegno è verso chi è in difficoltà, laddove ci sono problemi gravi, problemi di aziende che non hanno investito per troppo tempo. Queste aziende manifatturiere devono ripartire, altrimenti crolla non la Toscana, ma l'Italia''.

In attesa di un accordo tra curatore fallimentare, dirigenza e rappresentanze sindacali, si è aperto un forte dialogo con le istituzioni: dopo l'incontro di giovedì a Roma al Ministero dello sviluppo economico, la dichiarazione di sostegno della Regione e la promessa di seguire la faccenda.

Giovanni Nencini, rappresentante Cobas, ha voluto ringraziare cittadini e membri della società civile che fin da subito hanno donato il loro sostegno ai 314 lavoratori in cassa integrazione ormai dal mese di agosto. Forte l'intenzione di portare avanti la protesta da parte dei dipendenti, con l'occupazione della fabbrica.