di PAOLA FICHERA
Firenze, 14 gennaio 2013 «Se non entro dicembre spero che a gennaio si possa partire». Parole dell’Ad di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, a proposito dell’inizio dello scavo del tunnel per sottoattraversamento di Firenze per l’alta velocità. Ma a metà gennaio non si ha ancora notizia di quella «autorizzazione definitiva da parte del Ministero dell’Ambiente» che lo stesso Moretti ha indicato come ultimo passaggio indispensabile per poter sbandierare il via alla «Monnalisa» la super talpa che giace immobile da mesi nei cantieri fiorentini. La questione è sempre quella delle terre di scavo.

Il ministro Clini ha firmato il nuovo «regolamento per la gestione delle terre e rocce da scavo», il decreto 161/2012 a settembre ed è entrato ufficialmente in vigore a metà ottobre. Entro la fine di ottobre Rfi ha subito presentato il necessario «piano di cantierizzazione» e, a norma di decreto, la competente direzione del Ministero dell’Ambiente ha tempo 90 giorni per rispondere. Questo vuol dire che la risposta dovrebbe arrivare entro la fine di gennaio: sempre che non siano state presentate altre varianti. Morale: i lavori per il tunnel Tav non potranno iniziare prima di febbraio inoltrato. Ed è l’ennesimo rinvio. Latita da giugno, del resto, anche il rinnovo dell’Osservatorio ambientale che dovrebbe controllare il regolare svolgimento dei lavori, non solo il tunnel, anche gli scavi per la stazione sotterranea dell’architetto Foster che, invece, stanno procedendo.
 

Cambi mezzo di trasporto, ma non cambiano i ritardi. Anche per le linee 2 e 3 della tramvia sono state date più volte false partenze. Prima della metà di dicembre però, con l’approvazione dell’ultimo piano di compatibilità finanziaria da parte della Cassa Depositi e Prestiti, sembrava che la posa della ‘seconda’ pietra (quella della ‘prima’ risale ad oltre un anno fa) fosse imminente. Invece manca ancora qualcosa: l’impresa deve ripresentare (per l’ennesima volta) gli schemi di cantierizzazione (cantiere per cantiere) che devono essere approvati dalla giunta. Ance in questo caso un passaggio formale ... che non è ancora avvenuto. Se tutto andrà bene la famosa ‘seconda’ pietra potrebbe esserci alla fine di febbraio.

E l’attimo va colto perchè l’«ok» finalmente dato dalle banche è indissolubilmente legato alla congiuntura economica e, di questi tempi ... I primi cantieri a partire saranno quelli dalla durata più lunga: il passaggio sotterraneo dei binari in viale Guidoni per la linea 2 e il cantiere della Fortezza (l’interramento dell’ultimo pezzo di viale Milton e di tratto di viale Strozzi per il passaggio delle auto). Per il resto è quasi tutto approvato: resta aperta infatti la conferenza dei servizi per aggirare la strettoia di piazza Dalmazia (utilizzando i terreni ex Enel). Se tutto andrà bene la linea 2 dovrebbe essere completata entro il 2015 (in 1000 giorni) e la 3 entro il 2016 (in 1150).