Firenze, 11 gennaio 2013 - DA “SUSANNA tutta panna” fino al grande mercato internazionale; da “Carosello” alla collaborazione con la giapponese Sony. Il percorso dello Studio Misseri (che continua la tradizione fiorentina del mitico “Studio K”, fondato anche da Francesco Misseri) porta di nuovo i cartoon made in Florence alla ribalta, unendo creatività e capacità tecniche, con un’impostazione da maestri artigiani nell’era del digitale e del 3D. Infatti, dopo le pagine indimenticabili scritte con “Carosello” dallo Studio K, la famiglia Misseri ha nuovamente scommesso sull’animazione realizzando serie di successo come “Ernie e Bert” e conquistando il mercato internazionale grazie ai materiali più vari: plastilina, sabbia, carta, acqua. Fino al matrimonio con la Sony per realizzare la serie su “Mofy”. Si tratta di una tenera coniglietta, popolarissima in Giappone, che vive in un magico mondo tutto di cotone. «La serie è già stata messa in onda in Giappone, con un ottimo successo», spiega Gian Maria Misseri (figlio di Francesco) e l’interesse del Sol Levante per questa serie nata e sviluppata in Toscana è dimostrato dal viaggio che una delegazione nipponica, tutta al femminile, ha fatto al Castello di Montalbano per vedere i segreti della lavorazione di “Mofy” e di scoprire la tecnica della “Stop motion” con la quale è realizzata la serie tutta in cotone.
 

COSÌ, due dirigenti della Sony Creative Products, una giornalista del quotidiano Yomiuri Shimbun (che con i suoi dieci milioni di copie al giorno è il più venduto al mondo), due giovani reporter delle pagine per l’infanzia di Yomiuri Shimbun e accompagnatrici varie hanno visitato il castello sulle colline sopra Rovezzano vedendo come un mito della letteratura per l’infanzia giapponese sia diventato un personaggio televisivo grazie a uno studio fiorentino. Francesco e Gian Maria Misseri, insieme a Monica Fibbi e Sandro Pollini, hanno illustrato la storia di questa grande eccellenza fiorentina. Poi, una visita alla sede della “Nazione” e l’incontro con il direttore Gabriele Canè, con tante domande sulla vita e il lavoro del nostro quotidiano. Dopo aver lavorato soprattutto all’estero (in Giappone, ma ancor prima in Inghilterra) lo Studio Misseri ha conquistato anche la Rai che coprodurrà la serie di “Mofy” mandandola in onda (su Raidue o Rai YoYo) nella primavera prossima. «Questo progetto si sposa pienamente con la nostra continua ricerca di sperimentazione linguistica e tecnica — dice Annita Romanelli, responsabile della serie per RaiFiction — Il fatto di fare stop motion con il cotone è innovativo e interessante come sperimentazione. Puntiamo sempre su nuove modalità espressive e lo Studio Misseri è davvero una grande eccellenza italiana».