Firenze, 10 gennaio 2013 - In Procura c'è un fascicolo sul fallimento della Richard Ginori. Si tratta di un atto dovuto che si avvia automaticamente quando viene presentata una richiesta di concordato, richiesta che per la storica azienda c'è stata a primavera.  Non ci sono né indagati né ipotesi di reato. All'attenzione dei magistrati ora anche la sentenza del tribunale di Firenze di tre giorni fa.


I liquidatori avevano lavorato per una soluzione di concordato preventivo, cercando un soggetto che potesse rilevare le attività commerciali e produttive della Richard Ginori. A dicembre era stata individuata la cordata composta dalle aziende Lenox e Apulum che avrebbe offerto circa 13 milioni di euro.

 

Ma il tribunale non ha ritenuto sufficiente a pagare tutti i creditori la somma che i liquidatori potevano ricavare dalla vendita delle attivita' e dalla cessione del Museo storico allo Stato. Attualmente la Ginori conta 314 lavoratori, tutti da agosto in cassa integrazione per cessazione dell'attività.