Firenze, 5 gennaio 2013 - Andranno dal vescovo i lavoratori del Maggio musicale fiorentino, dieci dei quali sono stati licenziati. Non si tratta certo di una protesta nei confronti del cardinale Giuseppe Betori, ''ma chiederemo ascolto all'arcivescovo, che è una delle autorità della città, visto che non lo abbiamo avuto dal sindaco Matteo Renzi'', hanno spiegato oggi nel corso di un presidio davanti alla libreria Edison, chiusa da alcune settimane, organizzato insieme agli stessi dipendenti della libreria con lo slogan 'La cultura non è in saldo'. Al presidio hanno partecipato anche alcuni lavoratori dell'Ataf, l'azienda di trasporto pubblico, recentemente privatizzata.


''Domani davanti all'arcivescovado (in piazza Duomo ndr...) - ha spiegato un esponente della Rsa - esporremmo uno striscione con una frase di La Pira sul lavoro e consegneremo alla segreteria del cardinale una lettera nella quale ricorderemo che nella città di La Pira un sindaco non può licenziare dei lavoratori''. Il riferimento è al fatto che le dieci lettere di licenziamento sono state firmate il 31 dicembre dal sindaco Renzi in qualità di presidente della Fondazione del Maggio musicale fiorentino.