Firenze, 11 ottobre 2012 - Il gruppo Feltrinelli, proprietario, tramite la Effe.com, dello stabile della libreria Edison, spiega in una nota diffusa oggi la propria posizione sulla situazione dello storico negozio di libri fiorentino, soprattutto rispetto al rapporto con la proprietà della libreria, Bellanti.

Effe.com accusa Bellanti di non aver "voluto ratificare in forma legale l'accordo sottoscritto durante l'incontro il primo ottobre presso il Comune di Firenze, di fronte al vicesindaco Dario Nardella e ai presidenti delle commissioni cultura e lavoro e dei sindacati''.

Infatti, l'accordo sottoscritto a Palazzo Vecchio ''andava ratificato entro venerdì 5", secondo quanto fa sapere il gruppo. Il documento, firmato alla fine di una lunga controversia legale, "prevedeva che Effe.com concedesse a Edison tre mesi di proroga con affitto gratuito col fine di poter effettuare una vendita straordinaria destinata ad aiutare la società Edison del Sig. Bellentani a poter pagare quantomeno ai propri dipendenti e collaboratori tutto quanto loro dovuto a seguito della chiusura della libreria. Inoltre, Feltrinelli offriva un canale preferenziale di contatto e selezione per i librai Edison in vista della futura apertura della propria libreria alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella''.

Ma secondo quanto riportato nella nota del gruppo Feltrinelli, ''Purtroppo ancora volta la proprietà Bellentani non sembra avere interesse per le sorti dei suoi lavoratori. Questo comportamento purtroppo non stupisce molto, in quanto da diverso tempo egli sembra cercare di distrarre l'attenzione dal reale problema (la propria gestione inefficace e inefficiente, che ha portato mesi fa alla chiusura per sfratto della Martelli e la messa in liquidazione della maggior parte delle librerie del gruppo Bellentani in Italia), addossando le responsabilità ad altri, nel caso particolare di Edison a Feltrinelli. Dispiace che non ci si renda conto di dove risiedano le responsabilità ultime della situazione che si è venuta a creare nel tempo, ma ci si è prestati ad additare altri come il 'colpevole'; in alcuni casi sino a promuovere il boicottaggio nei confronti di Feltrinelli''.

Inoltre, il gruppo Feltrinelli prosegue chiedendosi ''quali forme di pressione verso la proprietà Bellentani intendano svolgere le forze sindacali, politiche e istituzionali per l'inadempienza che questa sta dimostrando verso un accordo che serviva solo ed esclusivamente a tutelare i lavoratori della Libreria di Piazza Repubblica'' e ''se i dipendenti della Libreria Edison di Firenze sono consapevoli che la 'latitanza' della proprietà Bellentani mette a rischio i loro compensi, mentre era l'accordo con Effe.com che li avrebbe in qualche modo tutelati e sancito la disponibilità di Librerie Feltrinelli a garantire loro una priorità per le future assunzioni''.

Il gruppo Feltrinelli chiede anche di sapere se "Amilcare Di Francesco, liquidatore di Edison (e di altre librerie del Gruppo Bellentani) abbia reali poteri per rappresentare il Gruppo Edison e specificatamente la libreria Edison, così come dichiarato in occasione dell'accordo del 1 ottobre che egli stesso ha sottoscritto'' e ''se sia noto a Firenze che la proprietà Bellentani ha messo in liquidazione o sta chiudendo la maggior parte delle altre sue librerie in Toscana e non solo, e che questo non è mai dipeso da atti o azioni del Gruppo Feltrinelli. L'unica responsabilità di Effe.com è quella di non aver rinnovato il contratto di affitto a un inquilino come il Gruppo Edison''.

Conclude comunque la nota affermando: ''Nonostante questo, Effe.com intende mantenere l'impegno assunto il 1 ottobre di fronte al vicesindaco Nardella e delle altre parti di dare in concessione a titolo gratuito i locali di Piazza Repubblica sino a fine anno, pur ricordando che sarebbe suo buon diritto promuovere lo sfratto immediato: atto che non è mai stato attuato finora per consentire la vendita straordinaria che tutelerà sperabilmente il riconoscimento ai lavoratori di quanto a loro dovuto dalla proprietà Bellentani. Sarà poi responsabilità dei dipendenti stessi e delle loro rappresentanze fare in modo che questa rinuncia a tre mesi di canone di affitto vada a loro beneficio e non venga utilizzata in altro modo dalla proprietà Bellentani, come la mancata sottoscrizione dell'accordo del 1 ottobre potrebbe far temere. Altrettanto farà Librerie Feltrinelli che manterrà l'impegno anche per la selezione in via prioritaria di eventuali lavoratori di Edison ancora disponibili, così come indicato nel verbale del 1 ottobre difronte all'Amministrazione Comunale''.