Firenze, 29 settembre 2012 - Da questa mattina, nel Salone de' Cinquecento in Palazzo Vecchio a Firenze, non ci sono più le impalcature per la ricerca della 'Battaglia di Anghiari', il capolavoro perduto di Leonardo da Vinci. A quasi un anno di distanza dal lancio della campagna di ricerche, finanziate con 250 mila euro dal National Geographic Institute, le speranza di ritrovare l'affresco di Leonardo sembrano nuovamente interrotte.

 

Dopo la querelle degli anni Settanta, con le radiografie che avevano escluso che ci fossero tracce del dipinto originale, la questione del Leonardo perduto aveva ripreso vigore, nel 2009. Ad animare le ricerche, l'ingegner Maurizio Seracini, il cui entusiasmo aveva contagiato il sindaco Matteo Renzi.

 

Quest'anno, poi, è stato dato grande risalto al ritrovamento delle tracce di un pigmento nero che, secondo Seracini, era caratteristico solamente della pittura di Leonardo da Vinci. Poi, il silenzio, la decisione dell'istituto di non rinnovare i fondi e, infine, questa notte, ci sono volute circa otto ore di lavori per smontare l'impalcatura. Torna così visibile la 'Battaglia di Scannagallo' di Giorgio Vasari. Non è detto però che su Anghiari sia detta la parola 'fine', le ricerche potrebbero riprendere un giorno, in un altra parte del Salone.

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