Firenze, 17 agosto 2012 - MA SAN BILANCINO ci salverà? La grande diga, come nel 2003 e nel 2007, continuerà a far uscire l’acqua dalle nostre cannelle, anche se il ’lago’ mugellano si è già ridotto di un terzo? Ce la faremo ad arrivare a novembre? Sono queste, oggi, le domande che tutti si fanno dopo il tam tam di tutti i sindaci ad evitare sprechi. E i primi effetti si vedono non solo dai prati ingialliti. Quasi più nessuno si affaccia sul lago mugellano, nella convinzione che il bacino sia già moribondo o quasi. E, invece, Bilancino è ancora lì, in piedi, almeno per un’altra settimana, poi dovrà chinare la testa. Ma passeranno altri mesi prima che alzi davvero bandiera bianca. E’ vero, il lago si è ritirato in senso orizzontale di una ventina di metri (basta musurarlo all’altezza del Bagno Maria) e di 6 metri e mezzo in altezza (verifica che si può fare anche sui piloni del ponte della statale).


Il lago ha una portata massima di 69 milioni di metri cubi, e oggi c’è acqua per 42 milioni. Ma è già quasi un miracolo. Il 2011 fu un anno anche lui siccitoso e il 5 dicembre (non ad agosto), nel lago c’erano solo 33 milioni di metri cubi d’acqua. Sembrava l’anticamera del disastro. Poi, la pioggia di fine primavera ha fatto crescere il bacino di 4 metri in altezza, portando i metri cubi dell’invaso a 49 milioni (il 13 giugno). E’ da qui che siamo partiti, non dai 69 metri cubi che dovrebbe essere lo status normale del lago all’uscita dell’inverno.
 

MA OGGI LA NAZIONE può svelare, in esclusiva, il futuro, così come lo hanno ipotizzato i tecnici che sovrintendono alla diga. Sarà comunque l’Autorità di bacino a decidere come dovremmo trovarci il 26 novembre, se non piove. Allora sì Bilancino potrebbe cominciare a chiudere le saracinesche facendo ‘balbettare’ le nostre cannelle. Ma le luci della plancia di comando dell’invaso cominceranno il countdown, passando dal verde al rosso, già dalla prossima settimana. Sono 6 queste luci . Le prime due diventeranno rosse fra una settimana.Se il lago scenderà poi di ulteriori sei metri in altezza, toccherà alle seconde. Altri sei metri e si accenderanno le ultime luci rosse.


COSÌ IL 26 NOVEMBRE (nell’ipotesi più dura e senza che nel frattempo sia mai piovuto) con un rilascio d’acqua di due metri cubi al secondo (come dire che il lago diventa più corto ogni giorno di 5 centimetri) avremmo nell’invaso 23 milioni di metri cubi. Se fossimo un po' più ’cicale’ con un rilascio di 2,5-3 metri cubi al secondo, ci troveremmo il 26 novembre con soli 16 milioni di metri cubi. E consideriamo che attualmente la portata dell’Arno, alla Nave a Rovezzano, è di 5 metri cubi d’acqua scarsi al secondo, di cui due arrivano proprio da Bilancino. «Sotto i 20 milioni di metri cubi - sottolinea però il presidente di Publiacqua Erasmo De Angelis - non possiamo scendere. Perchè poi non riusciremo a ricaricare il bacino per una terza estate torrida. Bisogna risparmiare tutti il più possibile. A valle di Firenze il fiume è già stremato».La gente vorrebbe sapere se è ancora possibile utilizzare i laghetti dei Renai di Signa come fece Zamberletti nell’85? «Non mi fate questa domanda — replica De Angelis - perchè vorrebbe dire che non pioverà neanche in autunno. I Renai hanno meno acqua rispetto al passato. Eppoi le previsioni parlano di piogge abbastanza abbondanti verso la fine di settembre».
 

Luigi Ceccherini