Firenze, 6 agosto 2012 - "Il sostegno alla ricerca capace di tradursi in innovazione, attivita' produttiva e nuove opportunita' occupazionali rappresenta una priorita' per il futuro della Toscana, a maggior ragione in un periodo di crisi economica in cui la tentazione di rinviare gli investimenti a tempi migliori rischia di compromettere la competitivita' dell'intero sistema territoriale, tanto nel privato quanto nel pubblico". Lo sottolinea il presidente della
Toscana Enrico Rossi
, dopo che oggi Regione e ministero dell'Istruzione, dell'universita' e della ricerca, presente il ministro Profumo, hanno firmato a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze un protocollo che mette a disposizione
51,4 milioni per avvicinare sistema della ricerca
, alta formazione e sistema manifatturiero.

Al protocollo seguiranno nei prossimi tre mesi gli accordi di programma. In particolare i 30 milioni messi a disposizione dal ministero - 15 milioni in conto capitale e altri 15 milioni di credito agevolato - saranno per lo piu' utilizzati per la ricerca industriale, mentre i 21,4 milioni di fondi asstanziati dalla Regione si rivolgeranno prevalentemente a organismi di ricerca pubblici. I bandi usciranno tra le fine del 2012 e l'inizio del 2013 e gli uffici stimano che i 51,4 milioni a disposizione possano generare, a aduta, altri 30 milioni di investimenti privati.
 "La Toscana - sottolinea Rossi - e' tra le poche Regioni che in questi anni ha potuto siglare accordi bilateriali per la ricerca industriale con il ministero".

Sono solo cinque: Lombardia e Sardegna con i governi precedenti, Lazio e Piemonte di recente. "Anche per questo - riprende Rossi - ringrazio il ministro e sono sicuro che sapremo sfruttare con orgoglio e consapevolezza
una simile opportunita'. Ci muoveremo nel solco della prospettiva delineata dalla strategia europea per il 2020, tra cui il futuro programma per la ricerca Horizon, favorendo le specializzazioni intelligenti e capitalizzando
meglio il sistema di ricerca e trasferimento tecnologico diffuso nel territorio, ma non sempre in grado di fare sistema".

Rossi ricorda come a settembre la Toscana sara' la seconda regione italiana (dopo la Puglia) a completare l'iter di accreditamento europeo per la smart specialisation. Da anche qualche numero, rammentando i 5 distretti
tecnologici e i 12 poli di innovazione, enti di ricerca pubblici e privati, universita' e altri soggetti complessivamente coinvolti nel trasferimento tecnologico e nell'avviamento di nuove realta' imprenditoriali. "Negli ultimi anni -
sottolinea - abbiamo concentrato le risorse a disposizione in bandi unici, favorendo l'aggregazione tra imprese di varie dimensioni e la partecipazione anche delle grandi. Vogliamo continuare su questa strada, facendo
ulteriormente massa critica ed aiutando in questo modo anche l'attrazione di nuovi investimenti, di cui si int