Firenze, 4 agosto 2012 - LEGGETEVI attentamente le parole che l’assessore Giorgetti ha detto nell’intervista a fianco e poi segnatevi bene i nomi dei Comuni che, insieme alla Provincia, hanno deciso, a marzo scorso, che i bus di Ataf sarebbero stati fermi il giorno di Ferragosto. Una parola sola c’è da scrivere: vergogna.
Questi sarebbero gli amministratori illuminati che per risparmiare 58mila euro lasciano a piedi quelli che di solito anche a ferragosto non possono fare a meno del bus. Perché quello hanno. E non altre alternative. Fanno venire i brividi frasi come quelle di Giorgetti («Con i tagli salta il concetto che il servizio pubblico è dovuto a tutti» o «quando si taglia si penalizza sempre. E le fasce più deboli sono sempre le prime a rimetterci». Lei, scusi, cosa ha fatto, nel frattempo, per scongiurare lo stop dei bus? Da marzo ad oggi i primi cittadini dei nove Comuni non sono stati capaci di mettere settemila euro a testa per assicurare il servizio? Perché nelle altre città di dimensioni come Firenze o più grandi (vittime anch’esse di tagli) si viaggia in bus il 15 agosto? La Provincia, con la giunta Barducci, non era l’amministrazione più di sinistra del triangolo Palazzo Medici Riccardi-Palazzo Sacrati Strozzi-Palazzo Vecchio? Poveri cittadini: non tanto per i bilanci familiari, ma soprattutto per avere dei rappresentanti istituzionali del genere.