Firenze, 2 agosto 2012 - MAI COSÌ VICINI Palazzo Vecchio e Fiorentina, sindaco Renzi e famiglia Della Valle. Sul plastico del nuovo insediamento sportivo-commerciale-alberghiero nell’area Mercafir, adesso, è stato stampato un sorriso. E’ quello della distensione e del dialogo (dopo lunga indifferenza e frecciatine della scorsa primavera). Mai come adesso c’è unità di intenti tra società viola e amministrazione comunale sulla possibilità che la Fiorentina del futuro possa giocare dove adesso c’è il mercato ortofrutticolo di Novoli con un investimento della famiglia di mister Tod’s.

«SI È SMOSSO qualcosa» è l’unica battuta che viene concessa sull’argomento da entrambe le parti protagoniste. Il project financing per trasformare l’area di viale Guidoni non è più fermo in un cassetto di Palazzo Vecchio. Fruttuosi sono stati i contatti. Il sindaco, più che mai, ha preso in mano la questione. Ha incontrato Diego Della Valle recentemente, ha parlato con Andrea Della Valle nel ritiro di Moena. «Si è smosso qualcosa». Lo testimonia il fatto che un pool di tecnici della famiglia proprietaria della Fiorentina ha raccolto tutte le carte del possibile investimento e le sta esaminando attentamente. Una per una, con particolare attenzione a tutto ciò che riguarda la sostenibilità economico-finanziaria del progetto. Insomma si vuol capire con le volumetrie possibili, le destinazioni d’uso e il mercato attuale, quanto può fruttare l’operazione Mercafir.
 

IL PIANO presentato a fine maggio da Renzi è chiaro: uno stadio di 40 mila posti (e su questo aspetto non ci sarebbero grossi problemi d’intesa), con 18 mila metri quadri di commerciale di media distribuzione, con 8 mila di uffici e direzionale, 4 mila di turistico-alberghiero.
 

E ANCHE con la possibilità di utilizzare gli spazi interni allo stadio per merchandising, ristoranti e altre attività. Si tratta, secondo Palazzo Vecchio, di un investimento stimato in circa 200 milioni.
 

E’ SUI metri quadri extra stadio che si sono accesi, appunto, i riflettori degli esperti della famiglia Della Valle: possono garantire un ritorno di utili tali da ammortizzare l’investimento e dare una mano anche alla società viola? Tra le ipotesi di mister Tod’s ci sarebbe anche il desiderio di creare nella ’cittadella’ una strada della moda: in prima fila i marchi di famiglia ed altri di particolare appeal per richiamare nell’area non solo gli amanti del pallone.
SI SA, i Della Valle hanno sempre visto di buon occhio l’area, vicina, di Castello. Ma è tutt’ora sotto sequestro (e lo sarà fino alla fine del processo almeno). E poi è privata. L’area Mercafir è pubblica: il Comune la mette a disposizione di chi, con la modalità della finanza di progetto, vuole costruire e utilizzare.

E se lo stadio si realizzasse in area Mercafir e l’area Castello diventasse, nell’ambito del medesimo progetto, area ricettiva e commerciale? Non è un’ipotesi da scartare a priori anche se, in tal caso, entrano in campo altre dinamiche e con altri soggetti (Fondiaria). Un connubio che potrebbe ridare vita anche all’idea della famiglia Della Valle del parco a tema (legato al calcio).
 

IN PIÙ,altra novità da tenere ben presente, è la legge sui nuovi stadi che il Parlamento sta per portare in fondo. Una normativa che potrebbe calzare a pennello proprio per l’operazione Comune-Della Valle.
Intanto deve terminare il percorso della variante urbanistica: dopo l’approvazione del consiglio comunale, si attendono eventuali osservazioni per la definitiva adozione. Nel frattempo si spera che lo slogan «si è smosso qualcosa» riecheggi più forte e diventi nero su bianco.