Firenze, 9 luglio 2012 - E’ MORTO in un normale pomeriggio afoso di una domenica di luglio. Un tassista con una minuscola comitiva a bordo di stranieri si dirige verso piazza della Stazione, o forse all’aeroporto non si sa con certezza, ma in Borgognissanti all’improvviso scuote la testa, si accascia sul volante sgrana gli occhi e muore. La vettura, senza più controllo, si schianta contro una macchina in sosta e si blocca lì. Diversa gente assiste al fatto. Qualcuno chiama il 118 vedendo il conducente dell’autopubblica in quelle condizioni.

 

L’ambulanza è già lì prima che le lancette facciano un giro dell’orologio. I soccorritori si precipitano sul conducente, un tassista di 63 anni, mentre uno di loro si gira per vedere come stanno i passeggeri stranieri che stavano a bordo del taxi al momento dell’urto. C’era diversa gente lì attorno, ma i passeggeri erano spariti. Anche gli agenti ella polizia municipale li hanno cercati, ma senza successo. Magari avrebbero potuto testimoniare sull’accaduto. Forse sono scappati proprio per questo immaginando che in Italia le lungaggini burocratiche sono proverbiali.
Il povero tassista intanto è morto e non è stata sufficiente a salvarlo neanche una lunga rianimazione durata circa 45 minuti. Lì in strada.