Firenze, 3 giugno 2012 - By pass del Galluzzo, facciamo finta che ancora debba essere costruito, è meglio: ci risparmieremo, tutti noi fiorentini, e ancora di più gli abitanti del Galluzzo, un’inutile rodimento di fegato. Meglio cancellare anni di paziente attesa, la sottile speranza che il saltellante passaggio sul ponte Bailey fosse agli sgoccioli, e che i tornanti stretti e la curva a gomito di via delle Bagnese potessero diventare solo un ricordo. La parola fine (siamo già a 500 giorni di ritardo) non ha più una data, neanche…imprecisa, e i lavori sono fermi con le quattro frecce accese, in attesa che la vicenda giudiziaria che l’avvinghia come un polpo, si chiarisca. Il by pass del quartiere-paese è finito appiccicato alla tela di ragno di un’intricata vicenda di indagini della magistratura sul corretto utilizzo dei materiali di scavo dell’intera terza corsia dell’Autosole (inchiesta che sembrava terminata nel luglio dell’anno scorso), e nella conseguente battaglia sui reali costi dell’opera e sul loro adeguamento economico. Vicenda questa che ha portato a un braccio di ferro a tre, tra Autostrade, Impresa Spa (l’azienda appaltante che ha rilevato, dal 27 dicembre, la Btp) e la Regione.

 

L’apertura della galleria delle Romite (la più corte delle opere del by pass, con i suoi 260 metri) che doveva semplificare, all’inizio di via delle Bagnese, la vita di pendolari e ambulanze diretti a Scandicci e a Torregalli, è caduta, invece, nelle sabbie mobili delle varie rivalse. Però, a sorpresa, una ‘fune salvifica’, uno sblocco, che le permetta, di rialzarsi dall’impantanamento che dura da 1200 giorni (la galleria doveva essere aperta nel 2008), ora ci potrebbe essere. Lo conferma Impresa Spa la società di Raffaele Raiola che solo pochi giorni fa ha chiesto al ministero del lavoro la cassa integrazione per 304 dei 469 dipendenti della ex Btp. Annuncio che aveva gettato nello sconforto, e costretto a dissotterrare l’ascia di guerra, i comitati del Galluzzo e quello di via Volterrana, che da anni si battono per l’opera. Qualcuno, in preda allo sconforto aveva lanciato anche l’idea di bloccare subito per protesta via Senese. ‘Ma, per ora, questa prospettiva – dice oggi Giovanni Graziani - è stata rinviata. L’intervento e i tempi lunghi messi in opera dalla magistratura non ci sono però piaciuti. I giudici non tengono conto dei diritti, anche alla salute, del paese Ogni giorno, che passa in più, noi subiamo un danno’.

‘Non vorrei – dice Luigi Nutini, anche lui del Comitato del Galluzzo – che dietro i ritardi ci fossero cose capziose, guerriciole e impuntature. La magistratura deve permettere che i patti siano rispettati’. ‘Il by pass del Galluzzo – chiarisce così Impresa Spa, alla quale abbiamo chiesto lumi - è attualmente in parte sospeso per la problematica relativa alle rocce e terre da scavo ed, in particolare, il completamento della Galleria del Colle (678 metri di lunghezza e ne mancherebbero ancora quasi 150 ndr.).

 Le opere che è possibile completare sono quelle della Circonvallazione del Galluzzo (il by pass, ndr.), che collega la Firenze-Siena con Firenze, by passando l’abitato del Galluzzo. Tale arteria rientra tutta nell’ambito del lotto 6. Attualmente tale strada non può essere completata per il fermo lavori legato alla vicenda giudiziale delle terre e rocce da scavo. Impresa Spa sta lavorando all’altezza di Firenze-Impruneta ed è stato chiesto (da parte di Autostrade e Renzi ndr.) di lavorare in corrispondenza della connessione con il Galluzzo. Il completamento di tale tratto terminale permetterebbe l’apertura della galleria Le Romite e il relativo svincolo del Galluzzo, alleggerendo così il traffico su via delle Bagnese attualmente estremamente sacrificata’. Che sia la volta…bona, allora, almeno per questo ‘contentino’?
 

Luigi Ceccherini