Firenze, 29 maggio 2012 - La terra è tornata a tremare in Emilia, dove si contano almeno 15  vittime. Due forti scosse, la prima questa mattina alle 9 (di grado 5.8 della scala Richter), la seconda alle 12 e 56 (5.3), sono state avvertite nettamente anche a Firenze e in tutta la Toscana. L' epicentro nel modenese, nella zona di Mirandola.

 

FIRENZE, EVACUATE LE SCUOLE - Momenti di tensione a Firenze e provincia, dove molte persone si sono riversate in strada, in particolare nelle aree più vicine alla dorsale appenninica. Con la prima scossa molte scuole hanno deciso l'evacuazione temporanea a scopo precauzionale: fra queste la media Pieraccini in viale Lavagnini, l'istituto Gramsci in via del Mezzetta,  i Salesiani in via Gioberti. Evacuati anche alcuni istituti di Campi. In strada  i dipendenti della Provincia.  

La direzione istruzione del Comune di Firenze, competente in materia di edilizia scolastica per la scuole materne, elementari e medie, ha intanto inviato un messaggio sms ai presidi invitandoli a effettuare una prima ricognizione visiva indicando eventuali danni agli edifici. Nel corso della giornata, i tecnici del Comune effettueranno un sopralluogo in tutti gli istituti. Lo stesso faranno i tecnici della Provincia per gli istituti superiori. Al momento la protezione civile provinciale di Firenze non segnala danni a persone o cose. Tantissime invece le telefonate arrivate al call center degli enti locali e anche al 118. 

EVACUATO IL PALAZZO DI GIUSTIZIA - Dopo la seconda scossa è stato evacuato il nuovo Palazzo di giustizia che sorge nell'area di Novoli. Tutti fuori davanti all'edificio, giudici, magistrati, avvocati e cittadini che si trovavano in quel momento sia nelle aule di tribunale che negli uffici della procura. Già in seguito alla prima scossa, alcune persone presenti nel palazzo di giustIzia per paura erano scese in strada.

PAURA IN MUGELLO - Sempre in provincia di Firenze tanta la paura in Mugello, una zona a maggior sensibilità sismica. ''Ho sentito la panca della chiesa muoversi in maniera evidente ed ho visto dondolare le lampade presenti in chiesa'', riferisce una pensionata dopo essere uscita dalla Pieve di San Lorenzo a Borgo San Lorenzo. Anche in Mugello le scuole sono state fatte evacuare precauzionalmente in numerosi comuni della zona. Molte le persone uscite da abitazioni, uffici, negozi.

FIESOLE - Il terremoto e la paura sono arrivati anche a Fiesole, dove sono stati evacuati per mezz'ora gli uffici pubblici e le scuole.  A tremare sono stati in particolare gli uffici pubblici ai piani rialzati del Seminario vescovile. La scossa delle ore 9 ha infatti distintamente fatto muovere le sedie mettendo in allarme i dipendenti presenti nell'edificio di Piazza Mino, lato San Francesco. Niente invece è stato avvertito nel Palazzo comunale e neppure al Comando di Polizia Municipale di via Portigiani il sisma ,è stato avvertito. L'allarme è comunque scattato e la Protezione civile ha disposta l'evacuazione degli uffici pubblici. Anche le scuole hanno applicato il protocollo previsto in questi casi e coordinati dagli insegnati i bambini sono stati accompagnati in cortile fino a quando il sindaco non ha dato il cessato allarme e disposto il rientro in classe. Non si segnale alcun danno né a edifici né persone.
 

SCUOLE CHIUSE SULLA COSTA TOSCANA  - I comuni di Massa, Viareggio, Massarosa, Camaiore e Stazzema hanno deciso per la chiusura delle scuole oggi e domani. Il tempo necessario ad effettuare le verifiche strutturali. Già tornati a casa anche i bambini di un asilo nido di Querceta, nel comune di Seravezza (Lucca): l' istituto è ospitato in un vecchio edificio. Tante in Versilia le persone scese in strada per la paura. 

 

PRATO E PISA - Nel pratese sono usciti autonomamente di classe gli alunni di due istituti, stessa cosa a Pisa dove è stato chiuso del Palazzo della Sapienza, il più antico della città, sede dell'Ateneo.

LUCCA - Via dalle scuole anche in Lucchesia. I sopralluoghi compiuti dai tecnici comunali su tutti gli edifici scolastici non hanno fatto riscontrare particolari problemi, ma qualche sindaco potrebbere comunque decidere lo stop delle lezioni.

 

RIAPERTA LA SALA OPERATIVA NAZIONALE A FIRENZE - E' stata riaperta la sala operativa nazionale di Protezione Civile delle Pubbliche Assistenze. Dopo la scossa di questa mattina, e in vista di un possibile invio di nuovo personale nei campi presidiati da Anpas, i volontari sono tornati in via Pio Fedi per monitorare la situazione e attendere le indicazioni della Regione Toscana e del Dipartimento nazionale. Intanto 28 volontari formati alle tecniche di protezione civile e del soccorso che arrivano da tutta la Regione, sono impegnati nei campi di Anpas Nazionale e della Regione Toscana in provincia di Modena rispettivamente a Mirandola e in località San Possidonio. Un impegno che durerà ancora del tempo, almeno fino a quando ci sarà popolazione da assistere e il dipartimento nazionale non riterrà indispensabile la presenza dei militi delle Pubbliche Assistenze con il loro bagaglio di esperienze e di umanità.

 

FERITI RIFUGIATI  NEL CAMPO TOSCANO  -  Il nuovo sisma delle 9 di  stamani, con epicentro nei comuni emiliani di Medolla, Mirandola e  Cavezzo, ha coinvolto anche il vicino Comune di San Possidonio  (Modena), che si trova solo a una decina di chilomentri, dove e'  attivo il campo della protezione civile allestito dalla Toscana. Il  terremoto ha provocato molti crolli, tra i quali anche il campanile  della locale chiesa, e molte persone hanno cercato rifugio proprio al  campo allestito dalla Colonna mobile della Regione Toscana. Due di esse, dopo le prime cure al presidio infermieristico,  sono state ricoverate all'ospedale locale. Lo riferisce un comunicato dell'ufficio stampa della Regione Toscana. Altre decine di persone  sono in questo momento accolte nelle due grandi tende sociali  allestite all'interno del campo dove, nelle prossime ore, riceveranno  anche un pasto caldo.Il sisma ha provocato un fortissimo panico anche tra i circa 200 ospiti che gia' trovavano ristoro nelle tende pneumatiche toscane.

 

CIRCOLAZIONE FERROVIARIA  - La forte scossa di terremoto che ha interessato il Nord Italia sta avendo ripercussioni sulla circolazione dei treni, che hanno accumulato ritardi tra i 90 e i 120 minuti. Lo comunicano Fs, le quali spiegano che si viaggia con riduzione di velocità A a  100 km/h sulle linee AV Bologna - Milano e Bologna - Firenze e sulle linee Bologna - Prato e Bologna - Rimini. Per consentire le verifiche sulla stabilità delle infrastrutture la circolazione è  sospesa sulle linee Bologna - Verona, Bologna - Padova, Bologna - Piacenza e Verona - Modena. Non ci sono treni fermi in linea. Il traffico ferroviario regolare in Toscana su tutte le linee regionali ad eccezione della tratta Firenze-Bologna, dove il traffico e' rallentato. La scossa sismica di questa mattina non ha, dunque, compromesso i collegamenti ferroviari nella regione. Critica, invece, la situazione del traffico ferroviario nelle regioni del nord Italia. Ritardi anche nei treni di lunga percorrenza diretti a Roma.  

EDIZIONE STRAORDINARIA DE 'LA NAZIONE' - E' in edicola in edizione straordinaria a Firenze  per informare i suoi lettori sul terremoto che ha colpito pesantemente il centro e il nord Italia e che è stato avvertito anche a Firenze e in tutta la Toscana.  

Sono complessivamente 36 i vigili del fuoco appartenenti all'Usar, l'Unità specializzata nella ricerca di persone
disperse sotto le macerie, partiti stamani da Firenze (14) e da Pisa (22) per l'Emilia Romagna. La squadra di esperti, dotata di propri mezzi, sara' impiegata nelle ricerche di eventuali dispersi e mettera' a disposizione la propria esperienza e il materiale in dotazione nella ricerca di persone nelle aree piu' colpite dai crolli provocati dal sisma. Da Arezzo e' invece partito l'elicottero dei vigili del fuoco che e' stato aggregato a Bologna. Sempre dalla Toscana sono partite alla volta dell'Emilia Romagna 3 sezioni operative, complessivamente 27 uomini e 6 mezzi.