Firenze, 24 aprile 2012 - Udienza, oggi pomeriggio, a Firenze al processo in corso per la morte di Luca Raso, studente romano di 20 anni che il 2 settembre 2006 precipitò dai bastioni di Forte Belvedere. La madre, Angela Manni, è scoppiata in lacrime dopo che è stata ricostruita la dinamica della morte del ventenne e dopo che i difensori hanno chiesto al tribunale di procedere con una perizia tossicologica sui campioni di sangue prelevati a Luca Raso, che il medico legale Edoardo Franchi ha detto in udienza di conservare ancora, dopo tanti anni, all'Istituto di Medicina Legale.

 

La richiesta della perizia - il giudice si è riservato - è stata fatta dall'avvocato Lorenzo Zilletti, difensore del direttore della direzione cultura del Comune di Firenze Giuseppe Gherpelli, per colmare una lacuna ''del processo e non per fare insinuazioni'' e vi si sono associati anche gli altri legali. Nel processo sono imputati per omicidio colposo anche l'assessore comunale alla cultura dell'epoca Simone Siliani e il perito Ulderigo Frusi, mentre è già stato condannato in un prima fase dell'inchiesta, a 8 mesi, Lorenzo Luzzetti, rappresentante legale del Teatro Puccini che gestiva le iniziative dell'estate 2006 al Forte.

 

Sentiti anche alcuni testi tra cui due amici di Luca Raso, testimoni oculari: oltre a chiedere loro se quella sera si fossero ubriacati con Luca Raso o avessero assunto stupefacenti, i difensori hanno evidenziato alcune contraddizioni come le diverse informazioni rese nelle varie fasi dell'inchiesta  sulle condizioni di illuminazione del Forte; la visibilità effettiva, o meno, del vuoto oltre il muro quando un amico vi si avvicinò; il reale atteggiamento di Luca Raso (se camminava e fece un passo falso, come dice oggi un teste, lo stesso che invece alla polizia disse che correva e saltò oltre il muro).

 

Confrontati i loro racconti con i colloqui avuti con un vigile del fuoco, anche lui testimone che, in una precedente udienza, ha raccontato che i giovani romani saltavano dai terrapieni. Sempre oggi pomeriggio tra il pubblico in aula c'era Anna Maria Bettini, madre di Veronica Locatelli, la fiorentina di 37 anni che la sera del 15 luglio 2008 morì in circostanze analoghe (buio, poca sorveglianza, insufficienti misure di sicurezza): su questa vicenda è in corso un processo dove, fra gli imputati, il pm Concetta Gintoli ha chiesto la condanna del sindaco Leonardo Domenici.