Firenze, 16 aprile 2012 - SAPEVANO che all’ora di chiusura una dipendente sarebbe uscita per andare a versare l’incasso alla cassa continua. Sapevano che il sabato è il giorno di maggior introito, per una sala scommesse. Ma forse non sapevano che la guardia giurata che stava scortando la dipendente dell’agenzia era pronta a sparare pur di difendere la donna e il denaro che aveva con sé. Tre colpi, esplosi in aria, in rapida successione, sono stati più che sufficienti per mettere in fuga i due banditi che sabato sera, intorno alle 23.30, hanno tentato di rapinare l’incasso della Sisal Matchpoint di via Novelli, a Campi Bisenzio, tempio degli appassionati delle puntate su corse di cavalli e partite di calcio, puntando una pistola (rivelatasi poi giocattolo, seppur priva del tappo rosso) addosso alla giovane cassiera dell’agenzia, una 26enne di Prato. Ma grazie al coraggio del vigilante dell’agenzia Il Globo di Prato, un 39enne di Campi Bisenzio, la rapina non è andata in porto. Tra la guardia e i due malviventi c’è stato anche un corpo a corpo, durante il quale il 39enne ha rimediato pugni e calcioni, medicati poi al pronto soccorso di Careggi.
 

MA LE BOTTE non sono bastate a metterlo ko: il campigiano, davanti alla cassiera sotto choc, è infatti riuscito a divincolarsi ed estrarre dalla fondina la sua arma che, al contrario di quella dei due rapinatori, era vera e perfettamente funzionante. Se ne sono accorti quando, dopo aver intimato loro di andarsene, la guardia ha premuto per tre volte il grilletto. Ha mirato in aria, aveva soltanto l’intenzione di metterli in fuga, e ci è riuscito. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del radiomobile della compagnia di Signa e dai militari della stazione di Campi Bisenzio — chiamati da diversi cittadini che si erano spaventati per gli spari —, i due si sono resi irriconoscibili indossando vestiti neri e dei caschi integrali da motociclista. Resta da capire come siano arrivati e come si siano allontanati: non è esclusa la presenza di un complice. Un aiuto alle indagini potrebbe arrivare anche dalle telecamere che costellano via Novelli.
 

COMPRESE quelle del Credito Cooperativo Fiorentino dove la dipendente della Matchpoint stava andando a versare circa 4mila euro. Vista l’ora, e la somma considerevole, la ragazza si è fatta accompagnare allo sportello dal vigilante, nonostante tra la sala scommesse e la cassa continua ci sia soltanto la distanza di pochi civici da percorrere, sotto un porticato. Circa cinquanta metri.
 

Nella frettolosa fuga, i rapinatori hanno gettato via la pistola. Su quell’arma, che doveva avere il compito di spaventare le due vittime, potrebbero esserci alcune impronte utili all’identificazione dei malviventi. I carabinieri non stanno escludendo nessuna ipotesi, compreso quella di una soffiata, partita da un frequentatore della stessa agenzia, sulle “uscite” del denaro incassato durante il giorno e diretto alla vicina cassa continua.
Ste Bro