Firenze, 11 aprile 2012 - Partenza ad andamento lento, si fa per dire. Entro dieci giorni la temibile ‘sparamulte’ sarà già pronta all’azione in tutta la città. Ma chi usa parcheggiare in doppia fila non pensi di aver guadagnato altri dieci giorni di tregua perchè nel frattempo la «Street control» inizierà a operare nelle strade più a rischio e le multe fioccheranno. Serve qualche esempio? Viale dei Mille, via Gioberti, via Lanza, viale Petrarca, viale Lavagnini, piazzale Porta Romana e strade limitrofe, via Baracca e strade limitrofe.
Come funziona la sparamulte? L’apparecchiatura consiste in una telecamera a infrarossi in grado di operare in qualsiasi condizioni atmosferica (notte, pioggia etc) e su un mezzo in transito fino ad una velocità di 50 chilometri all’ora. L’apparecchio, che è montato su un’auto della Polizia Municipale con le consuete ben visibili insegne, sarà in servizio su tutto il territorio comunale ed è in grado di rilevare la targa del veicolo che viola le regole e la situazione ambientale circostante. Il dato, una volta convalidato dall’agente presente a bordo dell’auto dei vigili, viene memorizzato all’interno del Tablet, per il successivo invio alla banca dati dell’ufficio verbali e notifiche della Polizia Municipale. Individuato il proprietario del veicolo, responsabile della circolazione del mezzo come da codice della strada, il verbale di accertamento verrà notificato nei tempi di legge, con le procedure consuete.
Il fatto poi che, in questo modo, chi viene multato non riceve il verbale di accertamento (l’odiato foglietto rosa sul parabrezza) e non può quindi pagare la multa (39 euro) entro i dieci giorni previsti dal Comune di Firenze evitando così di sborsare altri 16 euro per le spese di notifica postale, è irrilevante. Lo spiega bene la comandante dei Vigili Urbani, Antonella Manzione: «Il divieto di sosta è una di quelle violazioni per la quale è prevista la causa di omessa contestazione proprio perchè la polizia municipale fermandosi può a sua volta diventare causa di intralcio al traffico e quindi di pericolo. In gergo poliziesco il verbale di accertamento si chiama il ‘toppino’, ma non è previsto dal codice della strada non è obbligatorio è una agevolazione per il trasgressore che cambia di Comune in Comune. In ogni caso gli agenti a bordo dell’auto sono riconducibili alla pattuglia. Se la macchina si può fermare in condizioni di sicurezza lo fa. Altrimenti no. E sia chiaro che le 4 frecce accese non sono un alibi, casomai una violazione in più».
E’ il via al prossimo multificio per far cassa? Il sindaco Renzi si ribella: «Vogliamo utilizzare questo strumento non per fare multe, ma per evitare l’inciviltà della sosta in doppia fila. Questa amministrazione ha tolto i vigilini, ha inserito il piccolo semaforo rosso/verde che segnala l’accensione delle porte telematiche, ha tolto le ganasce e cambiata l’impostazione della pulizia stradale notturna, ma questo non significa che tutti possono fare come gli pare. Il mio quindi è un appello ai fiorentini: gentilmente evitiamo le macchine in doppia fila».
A Firenze nel 2011 le multe per divieto di sosta sono state 137.785, di queste 8129 per sosta in doppia fila.
La sparamulte comunque è ormai già in fuzione in parecchie città italiane da nord a sud e — la comandante Manzione assicura — dopo la scesa in campo di questo dispositivo di controllo «le sanzioni per doppia fila sono diminuite». Spesa per la prima apparecchiatura circa 25mila euro, ma quelle successive costeranno molto meno.
di PAOLA FICHERA
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