Firenze, 5 aprile 2012 - Il Festival dell'Inedito, in programma in citta' dal 26 al 28 ottobre, con l'obiettivo di promuovere i nuovi scrittori e lo scouting letterario, non avrà il patrocinio del comune di Firenze. Lo ha annunciato l'assessore Cristina Giachi, inviando una lettera ad Alberto Acciari, ideatore e organizzatore del Festival.

E' l'ultimo atto di una polemica in crescendo che ha visto un appello di protesta di un gruppo di giovani scrittori contestare ''il pagamento di cospicue quote di iscrizione da parte dei partecipanti'' per poter prendere parte alla rassegna. Hanno ritirato poi il sostegno la Siae, Mondadori e Rizzoli e lo scrittore Antonio Scurati si e' dimesso dal ruolo di consulente.

''Il precipitare delle polemiche e le defezioni crescenti dei partner culturali - scrive Giachi ad Acciari - mi costringono a ritirare il patrocinio del Comune. Il nostro sostegno all'iniziativa, nella quale non smettiamo di vedere elementi di qualita' e di novita', poggiava, come lei ben comprende e come ho avuto piu' volte occasione di dirle, su una tenuta culturale garantita dalla presenza di scrittori come Antonio Scurati, di partner editoriali e non, come Mondadori, Rizzoli, Siae, e di media partner come Tuttolibri de La Stampa e Rai3. Il venir meno di queste adesioni prestigiose priva l'iniziativa dei presupposti indispensabili a un suo riconoscimento come evento culturale importante per la citta'''.

''Spero che potremo trovare un modo per realizzare a Firenze un'iniziativa come il Festival dell'Inedito, magari con modalita' organizzative diverse, che incontrino le esigenze dei protagonisti nel settore delicato
e importante dell'editoria letteraria, con particolare riguardo alla scrittura degli esordienti.
Intanto propongo di continuare a parlarne e a discuterne, anche nell'incontro pubblico gia' programmato per il 17 aprile, con gli scrittori firmatari dell'appello, e gli organizzatori del festival'', conclude
la sua lettera Giachi.

L'appello di protesta contro l'alto costo di iscrizione al Festival (''A nostro avviso l'obiettivo non dichiarato di questo concorso e' quello di fare cassa sui sogni e le aspirazioni di chi scrive'') ha raggiunto una cinquinta di firmatari: accanto ai nomi dei giovani Alessandro Raveggi, Vanni Santoni, Emiliano Gucci, Marco Vichi, Sergio Nelli, Michela Murgia, Andrea Libero Carbone, Giorgio Vasta e Vincenzo Ostuni si e' aggiunto ora anche quello di un'autrice di grande fama, Dacia Maraini.

Alberto Acciari, presidente della Acciari Consulting e ideatore del Festival dell'Inedito, aveva cosi' risposto pochi giorni fa ai primi firmatari dell'appello: ''Il Festival e' un'iniziativa privata, non si
avvale di soldi pubblici e se fa qualcosa a favore della letteratura la fa per sua spinta; le spese, che sono dieci volte superiori a quelle di un premio, vengono coperte con l'aiuto di aziende sponsor e,
in parte, anche con una quota pagata dai partecipanti che avevamo deciso di abbassare, considerando l'attuale momento economico e accogliendo i suggerimenti degli amici e le richieste di molti
scrittori inediti''.