Firenze, 1 aprile 2012 - E’ CACCIA aperta, ormai da settimane, all’auto pirata che la mattina del 16 marzo scorso è fuggita dopo aver coinvolto in un grave incidente stradale un ragazzino tredicenne che stava andando a scuola in bicicletta. La famiglia cerca testimoni e, attraverso l’avvocato Pier Giorgio Maffezzoli, annuncia un esposto alla magistratura per fare luce su un classico caso di omissione di soccorso, un reato ora severamente punito dalle nuove norme di legge.


QUESTI I FATTI. Sono le 7.35 del 16 marzo. Gian Lorenzo A., 13 anni, sta andando a scuola in bicicletta e percorre la discesa di via San Domenico in direzione di piazza Edison. All’improvviso, il ragazzo si trova davanti un’auto proveniente dal senso opposto che, per effettuare un sorpasso (peraltro vietato in quel tratto di strada), supera il centro della carreggiata invadendo l’altra corsia. Per evitare l’impatto frontale, Gian Lorenzo è costretto a una brusca frenata che gli fa perdere l’equilibrio e lo fa cadere pesantemente a terra, con la bici che lo travolge.
 

IL TREDICENNE è soccorso dai passanti, mentre l’auto protagonista dell’incidente sparisce. All’arrivo dell’ambulanza, Gian Lorenzo è ancora steso per terra e ha diverse ferite al volto e agli arti. La prognosi e le indicazioni terapeutiche — acquisite dopo una permanenza di un giorno presso la traumatologia dell’ospedale pediatrico Meyer in osservazione — sono di venti giorni salvo complicazioni con lesione permanente al dente.
 

GIAN LORENZO è ora in cura odontoiatrica e con terapia antibiotica, deve effettuare una visita di controllo presso il medico curante, ha un’invalidità permanente al dente incisivo (già ricostruito), non può partecipare agli allenamenti e alle partite della squadra di rugby di cui è vicecapitano e lamenta dolori alla testa anche se non di grave entità. Oltre ad aver perso alcuni giorni di scuola. Del guidatore dell’auto pirata non si riesce, ancora, ad avere notizie. Tant’è che il padre lancia un appello per la ricerca di testimoni, che possono rivolgersi all’avvocato Maffezzoli allo 055.580367.

di GIGI PAOLI