Firenze, 31 marzo 2012 - Blitz della Guardia di finanza e dell'Agenzia delle Entrate sul Ponte Vecchio a Firenze per controlli fiscali alle botteghe orafe. L'operazione è scattata stamani ed è continuata per tutto il pomeriggio. Sotto la lente scontrini e ricevute. Gli orafi e i gioiellieri hanno messo a disposizione delle Fiamme Gialle la documentazione in loro possesso.

I controlli della Guardia di finanza e dell'Agenzia delle Entrate, secondo quanto si è appreso, fanno parte di un monitoraggio specifico attivato per la categoria di orafi e gioiellieri. Applicato il metodo già usato a Cortina nel celebre controllo di inizio anno: gli ispettori dell' Agenzia piantonano il registratore di cassa tutto il giorno ottenendo il dato reale di vendita. Il controllo per ora riguarda 20 orafi dei 43 sul ponte. L'Agenzia ha posizionato due ispettori per ciascun negozio.

Secondo quanto emerge, sono stati redatti verbali. Le operazioni si sono svolte mentre turisti e passanti passeggiavano a migliaia su Ponte Vecchio. Massima discrezione di Guardia di finanza e Agenzia delle Entrate durante i controlli fiscali. I militari delle Fiamme Gialle, ufficiali e sottufficiali, hanno operato vestendo abiti civili tra la folla di turisti ignari. Durante le verifiche, che hanno riguardato un campione di negozi, gli orafi hanno temporaneamente interrotto l'attività commerciale, ripresa poi regolarmente a verifiche concluse. I verbali redatti sono ora all'esame del comando provinciale delle Fiamme Gialle e della Direzione dell'Agenzia delle Entrate.

''E' giusto fare i controlli e che chi evade paghi le tasse, siano essi commercianti, industriali, professionisti. Ma siccome tutti dobbiamo tirare la cinghia, allora è giusto che si controllino i politici e i loro sprechi, anche perche' il cattivo andamento del Paese e' dovuto alla loro gestione e agli sperperi''. Lo dice la presidente dell' Associazione Ponte Vecchio di Firenze, Laura Piccini, dopo il blitz di stamani.

 AL SETACCIO I 'COMPRO ORO' - Non solo Ponte Vecchio nel mirino dei finanzieri. Controlli da stamani anche su negozi della catena 'compro oro' e altre gioiellerie di Firenze e della provincia. Su sette negozi 'compro oro', sei sarebbero irregolari sotto il profilo fiscale per vari motivi. Tra le irregolarità emerse dalle verifiche odierne ci sono, a vario titolo, la omessa registrazione dei conferimenti di oro, la mancata revisione delle bilance (due negozi), la mancata autorizzazione del Comune (un negozio, la sanzione va da 2.800 a 15.000 euro).


Verifiche anche sull'eventuale evasione dell'Iva: i finanzieri controllano se cessioni di oro usato vengano fatte figurare come cessioni di 'rottami d'oro' . Per i rottami d'oro non c'è infatti la tassa, mentre per l'oro usato si applica l'Iva sul margine (cioè sulla differenza tra il prezzo d'acquisto e quello di vendita) nella misura del 21%. Sulla differenza si gioca la possibile evasione. Gli accertamenti si concluderanno nei prossimi giorni.