Firenze, 6 marzo 2012 - Ormai è ufficiale: la Toscana deve fare i conti con la siccità, che è molto più che un'emergenza momentanea. La portata dei corsi d'acqua, dei laghi e degli invasi artificiali è letteralmente crollata tra il 2010 e questo inizio del 2012. Per ora, si salva solo il Serchio, mentre gli altri fiumi principali sono tutti in secca. Destano particolare allarme l'Arno e l'Ombrone. I territori più colpiti dal fenomeno sono quelli di Prato e Pistoia. Qui le precipitazioni nei primi due mesi dell'anno sono state inferiori del 50% allo stesso periodo del 2011 e del 70% sul 2010.

Per il presidente dell'Autorità di Bacino, Gaia Checcucci "servono misure da adottare subito, non si può aspettare luglio". Il lago di Bilancino, fondamentale per l'approvvigionamento idrico dell'intera regione, è l'ombra di se stesso. "E' stata una struttura lungimirante e finora ci ha salvato -spiega il presidente di Publiacqua Erasmo D'Angelis- ma da solo non basta più. Ci vorrebbero tre, quattro Bilancino. Più realisticamente, bisogna approntare una campagna per il risparmio dell'acqua".

Tmnews