Firenze, 14 febbraio 2012 - "Mi piace l'idea che in un Paese normale non ci si offenda. Io sono stato
crocifisso per aver avuto un incontro di lavoro con Berlusconi
. Oggi vedo incontri riservati tra Monti e i sindacalisti". Ha esordito così Matteo Renzi, a 'La telefonata'.

"E' normale che ci si parli tra parti politiche. Fanno benissimo i due partiti maggiori a mettersi d'accodo sulle regole, sulla legge elettorale. Poi ci si confronta e duramente, con rispetto, tenendo presente che quello che serve e' il bene dell'Italia", ha aggiunto il sindaco di Firenze.

Sulle eventuali candidatura di esponenti di governo, come Passero e lo stesso Monti, Renzi ha spiegato: "Da quello che leggo potrebbero essere candidati per tutti i partiti. E' normale che i cittadini siano contenti di vedere persone che affortano i problemi dopo che per anni i politici hanno dato l'impresione di occuparsi di questioni di serie b".

Renzi poi parlando del caso Luisi ha aggiunto: "Basta finanziamento pubblico ai partiti. Non e' accettabile che in un momento di tagli si dia il finanziamento pubblico ai partiti nononstante un referendum che ha stabilito il contrario, e anche a partiti morti. Io sono per l'abolizione".

Renzi ha aggiunto: "Se un dirigente del comune mi porta via 13 milioni di euro io lo vado a cercare a casa, come si dice a Firenze 'a cattivo'. Credo che i dirigenti della Margherita non se ne siano accorti, solo leggendo i giornali. E questa e' una risposta".

Sulle primarie infine il sindaco rottamatore difende le primarie nonostante a Genova abbiano visto l'affermazione di un candidato, Marco Doria, di Sel: "Il Pd non ha subito una sconfitta a Genova. Ma quando si fanno le primarie bisognerebbe abituarsi a non fare il tifo e a non indicare un candidato del partito: chi vince ha il sostegno di tutti, bisogna abituarsi".

"Le primarie - ha detto Renzi - tolgono la selezione di potere ai segretari e la danno ai cittadini. Visto che c'e' una legge elettorale che ai cittadini non fa scegliere niente, almeno le primarie difendiamole".
Per il sindaco di Firenze "il problema non e' se hai la tessera del partito, ma se racconti cose credibili ai cittadini".

Per tutto questo, Renzi sottolinea: "Non serve cambiare le regole: se il tuo candidato non ha vinto non sono le regole sbagliate, ma il tuo candidato". Il sindaco di Firenze prosegue: "Anche il
centrodestra deve smetterla di scegliere i candidati nel chiuso di un ufficio romano. Le primarie sono una assoluta priorita'".