Firenze, 25 gennaio 2012 - Per definire l'estetica con cui dovrà essere realizzata la moschea di Firenze ''è già al lavoro un pool di architetti con il compito di elaborare lo stile architettonico misto 'italiano-islamico' che vorremmo caratterizzasse la struttura''. La moschea che sorgerà a Firenze dovrà essere un luogo aperto alla città e in dialogo con essa, sicuro per i fedeli, progettato in modo da arricchire la bellezza del capoluogo toscano e da non causare eccessivo impatto dal punto di vista sociale. Queste alcune delle prime indicazioni riguardo la realizzazione della struttura emerse nel corso della consultazione chiesta ed ottenuta dalla Regione con l'imam e presidente dell'Ucoii Izzedin Elzir.
 

 

''Operativamente, non stiamo pensando di presentare un progetto come comunità islamica locale, ma di bandire un concorso di idee nazionale - ha spiegato l'imam - per una moschea che possa ospitare circa 1000 fedeli, capienza giusta per la nostra comunità, e che sia, oltre che uno spazio di preghiera, anche un centro culturale aperto alla città''. L'idea è, in ogni caso, ha poi aggiunto, quella di ''non dismettere, una volta costruito il luogo di culto, i tre punti di preghiera presenti già adesso in città, uno in centro (Borgo Allegri) e due in periferia (località Poderaccio e Sorgane). A Firenze e provincia, è stato spiegato, ci sono circa 30.000 fedeli praticanti islamici. Il massimo livello di partecipazione ad un rito musulmano sul territorio avviene durante la preghiera per la fine del Ramadan, quando, a Firenze,in Fortezza da Basso, si ritrovano circa 6000 persone.
 

L'iter partecipativo, seguito da Sociolab, è arrivato, come è stato spiegato stamani nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte l'imam Izzedin Elzir ed alcuni dei componenti del tavolo di garanzia del percorso tra i quali la preside della facoltà di scienze politiche Franca Alacevich e la rappresentante della comunità ebraica locale Hulda Liberanome, all'inizio dell'ultima delle tre fasi che lo compongono: a febbraio, sul tema della realizzazione della moschea dovranno pronunciarsi durante tre diverse assemblee 120 fiorentini scelti a campione insieme a 30 appartenenti della comunità islamica (scelti dalla stessa comunità).

 

Quindi, una successiva assemblea, nella quale sarà espresso un parere definitivo, chiuderà a marzo il percorso partecipativo. Intanto, a febbraio, in collaborazione con la facoltà fiorentina di architettura verranno selezionate e indicate 5 aree potenziali per la realizzazione dela moschea, una per ogni quartiere di Firenze. Nelle prime due fasi della consultazione sul tema 'Una moschea a Firenze' sono state effettuate interviste ad opinion leader cittadini (1/a) e si sono svolti incontri aperti al pubblico in ogni circoscrizione. ''Incontri che hanno dato un esito molto positivo ed unito attraverso la discussione, durante il loro svolgimento, le varie anime della comunita' islamica'', ha commentato Elzir.
 

 

Quanto alla localizzazione della moschea  in città, Izzedin ha escluso che sarà presa in considerazione una location in centro - ''non c'è posto, siamo i primi ad esserne consapevoli'', ha detto - ma, allo stesso tempo, ha spiegato di non ''volere un luogo di culto ai margini estremi della città: altrimenti - ha ironizzato - saremmo andati a chiedere la moschea ai Comuni di Sesto o Scandicci e non a quello di Firenze''. L'imam ha anche voluto tranquillizzare i residenti dell'area dove in futuro la struttura sorgerà, relativamente alla possibilità di 'problemi sonori' legati all'esercizio del culto. ''I nostri vicini potranno stare tranquilli - ha sorriso - non ci saranno le preghiere dei muezzin a svegliarli durante le prime ore del mattino''.