Firenze, 23 gennaio 2012 -  Inaugurato questa mattina il nuovo palazzo di giustizia a Novoli.  Alla cerimonia c'era anche  il ministro della Giustizia Paola Severino, che ha sottolineato:  ''Firenze sara' una delle sedi del tribunale delle imprese. Un importante esperimento che potra' contribuire a rendere migliore l'immagine del nostro Paese all'estero, anche sul piano della competitivita' delle imprese''.

 

''Al momento queste sedi corrispondono alle sezioni specializzate - ha aggiunto -. Ma sono numeri che potremo rivedere. Appena possibile effettuero' un giro presso queste sezioni specializzate, per vedere se
occorrera' aumentare mezzi, uomini e risorse. Anche dalla giustizia si gioca l'immagine del nostro Paese, perche' sia apprezzato come merita di essere''.
 

IL PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA DI FIRENZE, BENIAMINO DEIDDA

All'inaugurazione era presente il Procuratore Generale della Repubblica di Firenze, Beniamino Deidda: "Speriamo che ci sia una giustizia migliore oltre che un palazzo di giustizia migliore. - ha detto - Mi pare  che lo spazio ci sia. La funzionalita' della giustizia non dipende comunque dalle aule, ma da noi".

 

Poi, alle domande dai giornalisti sulla questione dell'emergenza carceraria, Deidda ha risposto: "Il problema delle carceri e' un problema serissimo. Il piu' serio che c'e' oggi. Del resto il ministro si e' mosso sulle carceri come prima cosa. Questo  e' il segno di una situazione assolutamente drammatica".

 

LA PARTECIPAZIONE DEGLI AVVOCATI FIORENTINI 

Gli avvocati fiorentini avevano annunciato che oggi non avrebbero partecipato all'inaugurazione del nuovo Palazzo di Giustizia, perche' ''esclusi'' dall'organizzazione della cerimonia inaugurale, ma hanno poi cambiato dopo una telefonata del ministro della Giustizia Paola Severino a Sergio Paparo, presidente del consiglio dell'ordine degli avvocati di Firenze. E' stato lo stesso Paparo a spiegarlo ai giornalisti al termine della cerimonia.


''Ho ricevuto una telefonata personale del ministro - ha raccontato Paparo -, che abbiamo interpretato come un atto di sensibilita' e attenzione nei confronti dell'avvocatura. Il ministro ci ha dichiarato il suo imbarazzo istituzionale a inaugurare un palazzo della Giustizia senza gli avvocati: nel momento in cui un ministro si rappresenta cosi' alla categoria era per noi doveroso essere presenti''.

 

''Abbiamo dunque partecipato oggi a questa festa - ha proseguito -, la polemica e' superata. Certo restano problemi, anche gravi, da risolvere. Siamo molto contenti di avere un unico luogo dove lavorare tutti insieme: oggi e' un giorno di festa e sarebbe scortese soffermarsi sui problemi di accessibilita', sosta e servizi che ancora rimangono comunque aperti. Il Palazzo e' bello, ma deve essere anche funzionale''. Paparo, che oggi a margine della cerimonia si e' soffermato a parlare con il ministro, ha spiegato che ''in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario noi rappresenteremo uno stato di disagio e formalizzeremo una protesta simbolica. Sara' letto un documento e poi lasceremo l'aula''.