Firenze, 4 gennaio 2012 - Alle dichiarazioni della Lav, riportate da LaNazione on line, che annunciano il presidio che si terrà il 6 gennaio davanti al Circo Orfei segue la replica del presidente Ente Nazionale Circhi Antonio Buccioni

Davanti ad una scarica di menzogne e luoghi comuni come quelli diffusi dalla Lav per annunciare il presidio davanti al circo Moira Orfei, non si sa da dove cominciare per rimettere in fila le cose. Ma una replica
è dovuta dinnanzi alla diffamazione allo stato puro. Gli animali nei circhi non sono "detenuti" ma vivono in base alla normativa vigente (sono numerosi i controlli effettuati dalle Autorità pubbliche) nel migliore dei modi.

Lo Stato non "finanzia" i circhi ma riconosce loro cifre irrisorie, non certo sufficienti a mantenerli in vita, come
sostengono gli animalisti: si parla di circa 2 milioni di euro per oltre un centinaio di circhi.Incassano molto di più le associazioni animaliste da enti pubblici e Stato, in quest'ultimo caso i dati sono tenuti segreti a differenza di
quelli dei circhi, che sono consultabili da tutti sul sito internet del ministero per i Beni e le Attività culturali.

Le ultime cifre note, e solo grazie alla insistenza di un parlamentare della Repubblica, sono
quelle del 2006, quando le circa 70 organizzazioni ambiental-animaliste in Italia ricevevano dallo Stato 3.390.553 euro, dunque molto più dei circhi. Circa le altre fandonie, cioè l'ammaestramento frutto di "strumenti
coercitivi", e l'utilizzo "dietro le quinte" di "pungoli, uncini e fruste", aspettiamo che gli animalisti portino quanto prima le prove di  ciò che sostengono, altrimenti saranno chiamati a giustificare le loro affermazioni deliranti nelle aule dei Tribunali. Cerchi di fuoco e scimpanzé non esistono da anni nei circhi italiani. Sono rimasti solo
nell'armamentario di bugie e banalità diffuse a piene mani dagli
animalisti.