Firenze, 13 dicembre 2011 - E' partito da piazza Dalmazia il corteo spontaneo di senegalesi dopo l'omicidio di due connazionali avvenuto per mano di Gianluca Casseri, il killer che poi si è ucciso nel parcheggio sotterraneo del mercato di San Lorenzo. Si sono uniti al corteo altri cinque-seicento senegalesi che si sono fermati in piazza del Duomo a Firenze. Sono gli stessi che hanno poi raggiunto la prefettura dove un esponente storico della comunita', Pap Diaw, e' stato ricevuto dal prefetto Paolo Padoin. In prefettura sono giunti anche il sindaco, Matteo Renzi, ed il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.
 

La situazione e' tranquilla: i senegalesi parlano tra loro e ogni tanto qualcuno si issa sulla balaustra che circonda il Battistero per un breve comizio. Cosi' ha fatto anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che, tradotto da un senegalese, ha detto loro ''Tutta la Toscana e' con voi se manifestate pacificamente. Era doveroso essere qui - ha aggiunto - vi porto la solidareta' di tutta la Toscana''. Mani rivolte in alto in preghiera i partecipanti si sono seduti a terra. Sono musulmani ma urlano 'Allah e' uno', 'Dio e' uno'.

 

Al presidio spontaneo sono presenti anche alcuni gruppi antagonisti. Prima che i senegalesi si trovassero in piazza Duomo il loro corteo si era diretto anche verso piazza Signoria. Durante l'avvicinamento al Duomo ci sono stati due episodi di tensione: una decina di senegalesi hanno circondato un fotoreporter e gli hanno portato via due macchine fotografiche, mentre alcuni ragazzi italiani se la sono presa con un cameraman buttandogli addosso dell'acqua che ha bagnato la sua videocamera.

 

 LA PROTESTA E IL DOLORE

 

''Vergogna, vergogna'', sono alcune delle frasi di protesta urlate. Numerosi anche i fiorentini che stanno seguendo da vicino l'accaduto ai quali si sono aggiunti alcuni membri dei centri sociali. Tutti si interrogano sul perché di quella che sembra una vera e propria esecuzione. ''Venivano da sempre qui''(in piazza Dalmazia n.d.r.), dicono alcuni vucumprà loro connazionali delle vittime, rivolti alle forze dell'ordine. ''Diteci perché è successo''. Nessuno di loro dice di aver visto cosa è accaduto, ma di aver sentito gli spari che qualcuno ha scambiato per mortaretti e poi di aver visto i corpi a terra.
 

Tra i partecipanti c'erano anche molti amici e parenti delle vittime, diversi venditori ambulanti colleghi dei due uccisi. ''Non ci dite che era un pazzo, perche' se lo fosse stato avrebbe ucciso sia neri che bianchi....''. Cosi' reagiscono alcuni dei senegalesi presenti. Sul posto anche l'assessore comunale Massimo Mattei che li ha rassicurati: ''Siamo tutti con voi''. C'e' anche il console onorario del Senegal, Erando Stefani: ''C'e' smarrimento e tanto dolore ma occorre andare avanti con l'uso della ragione''.

 

LA SOLIDARIETA' DEI COMMERCIANTI:

I commercianti del mercato centrale di San Lorenzo hanno fatto una serrata spontanea. Lo dicono alcuni commercianti che sottolineano che e' solo una serrata di solidarieta' alla comunita' senegalese colpita oggi a Firenze. I commercianti sottolineano inoltre che saranno pronti a denunciare i giornalisti se dovessero scrivere che la serrata e' stata effettuata per paura della comunita' senegalese.