Firenze, 7 dicembre 2011 - E' passato poco più di un mese dall'agguato al vescovo Betori nella sede della curia di Firenze. Era il 4 dice quando don Paolo Brogi, il segretario del vescovo, fu con un colpo di pistola e portato in ospedale. Ora l'attentato sara' ricostruito dagli investigatori, alla presenza dei due religiosi, nei luoghi in cui e' avvenuto. In pratica, sara' come se si dovesse girare un 'film' dell'aggressione, in modo da poterne controllare modalita' e tempi.

 

I due religiosi hanno spiegato che quella sera un uomo entro' nell'androne della curia fiorentina subito dopo l'ingresso dell'auto su cui viaggiavano. Poi sparo', ferendolo, a don Brogi che, sceso, gli si stava avvicinando e, prima di fuggire, minaccio' il vescovo, puntandogli la pistola alla testa.

 

La procura di Firenze e la squadra mobile confidano anche nella possibilita' che qualche testimone possa aggiungere nuovi dettagli alla ricostruzione dell'agguato. ''E' un'indagine difficilissima su un fatto molto grave - ha detto il
procuratore Giuseppe Quattrocchi - Ci possono essere persone, anche semplici passanti, che quella sera hanno notato qualche particolare che a loro puo' sembrare di poca importanza e che invece per noi puo' essere utilissimo''.