Firenze, 10 novembre 2011 - Le forze dell'ordine hanno organizzato un blitz all'interno di una serie di capannoni occupati da cinesi all’Osmannoro, nella Piana fra Firenze e Prato. I cinesi vivevano in condizioni di vera e propria schiavitù, obbligati a lavorare e vivere dentro una fabbrica-prigione piccolissima e maleodorante.

 

I vigili del fuoco sono intervenuti per abbattere muri e vetrate costruiti abusivamente per scoprire cosa c’era dietro e hanno trovato i cittadini cinesi impauriti e smagriti, privati della libertà di uscire, e condannati a vivere e lavorare in situazioni raccapriccianti. Tra loro c’erano probabilmente anche alcuni bambini, e certamente dei minori. Lavoravano 20 ore al giorno per chissà quanti mesi, in modo da saldare il conto con chi li ha fatti arrivare in Italia.

 

Nove cinesi sono stati denunciati per immigrazione clandestina e un altro denunciato per sfruttamento di lavoro minorile. E' stato anche denunciato un italiano per deposito abusivo di rifiuti e sono state sequestrate 250 borse con marchio contraffatto, scoperti 60mila euro nascosti in un frigo, e sequestrati documenti per affitti in nero.

 

All’operazione coordinata dalla Guardia di Finanza hanno partecipato Polizia di Stato, carabinieri, Asl, vigili del fuoco e ispettorato del lavoro.