Firenze, 25 ottobre 2011 -  Questa mattina nuclei operativi della Guardia di Finanza hanno effettuato perquisizioni all'interno della sede de 'Il Giornale della Toscana'. In base a quanto si apprende le perquisizioni sarebbero mirate ad acquisire atti utili alla verifica della correttezza della documentazione alla base dei finanziamenti pubblici ricevuti dal quotidiano, il cui editore di punta è Denis Verdini, coordinatore nazionale del Pdl.

 

Secondo quanto appreso sono 17 i milioni di euro di finanziamenti pubblici versati alla societa' STE, editrice del Giornale della Toscana, dal 1998 ad oggi. Secondo la procura di Firenze si tratta di finanziamenti illeciti perche' il 51% della STE appartiene ad una cooperativa, la Nuova Editoriale, che sarebbe fittizia. I pm non ipotizzano pero' che tali soldi abbiano avuto destinazioni diverse da fini editoriali. Accertamenti analoghi sono in corso sulla societa' 'Settemari', editrice del settimanale fiorentino 'Metropoli'. Il sequestro preventivo in corso e' di 10 milioni di euro e riguarda la cifra percepita dopo settembre 2005 (il periodo precedente e' infatti prescritto).
 

 

Tra i capi di imputazione, vi è l'utilizzo improprio delle risorse economiche a disposizione dell'istituto bancario (Il Credito Cooperativo Fiorentino, di cui Verdini è stato a lungo presidente). Sempre secondo quanto si apprende i sequestri sarebbero anche di tipo cautelativo conservativo. Oltre a Verdini altri 18 indagati.

 

Oltre alle 19 persone coinvolte nel fronte che riguarda i finanziamenti al 'Giornale della Toscana', altre quattro sono indagate nella stessa inchiesta ma per i finanziamenti ottenuti dalla societa' Settemari. Fra queste, il parlamentare Massimo Parisi, coordinatore del Pdl toscano. Oggi sono stati eseguiti sequestri preventivi di beni per 10 milioni di euro. I sigilli sono stati posti anche a due auto e a quote societarie di proprietà dell'onorevole Denis Verdini, che è fra gli oltre 20 indagati.

 


Gli indagati sarebbero persone che ricoprono o hanno ricoperto ruoli nelle società finite nel mirino degli investigatori: la Ste (editrice del Giornale della Toscana), la cooperativa Nuova Editoriale (che ha il 51% di Ste), e la 'Settemari' scarl, editrice del settimanale fiorentino 'Metropoli'. Negli atti si ipotizzerebbe anche che i bonifici della Nuova Editoriale finalizzati all'acquisto della maggioranza di Ste - transitati nei primi anni duemila sulla banca che è stata di Verdini, il Credito cooperativo fiorentino (Ccf) - seppur fatti a nome dei soci della cooperativa in realtà fossero riconducibili a Roberto Bartolomei, all'epoca socio di Btp. I rapporti fra Ccf e Btp, e in particolare fra Verdini e l'ex presidente di Btp Riccardo Fusi, sono al centro anche di altre inchieste nate come filoni dalle indagini sui Grandi Eventi.


Gli accertamenti dell'inchiesta sul Giornale della Toscana non riguarderebbero ancora eventuali responsabilità in chi ha concesso i finanziamenti né il modo in cui sono stati impiegati: gli investigatori, comunque, non
escluderebbero che una parte possa essere stata utilizzata per fini diversi da quelli editoriali.

 

Il legami fra P3 e Grandi Eventi

 

E' un nuovo filone dell'inchiesta sui Grandi eventi quello che oggi ha portato a una serie di perquisizioni e sequestri riguardo i finanziamenti ottenuti dal 'Giornale della Toscana'. In base a quanto si apprende, le indagini si incrocerebbero pure con quelle romane sulla cosiddetta P3. L'inchiesta sui Grandi Eventi e' partita da Firenze. Vari suoi filoni sono poi stati trasferiti per competenza territoriale in altre citta', come Roma e Perugia. Le indagini sui Grandi Eventi sono state state condotte dai carabinieri del ros coordinati dai pm fiorentini Giuseppina Mione e Luca Turco, titolari anche dell'inchiesta sul 'Giornale della Toscana'.

 

 

Fra gli episodi al vaglio dei magistrati romani e della Guardia di Finanza che indagano sulla P3 ci sono stati anche flussi di denaro che avrebbero riguardato la Societa' Toscana Edizione (Ste), editrice del Giornale della Toscana, e il Credito Cooperativo Fiorentino, la banca presieduta da Verdini fino a luglio 2010.
 

Nei giorni scorsi la procura di Firenze ha chiuso un'inchiesta sulla gestione della banca Credito cooperativo fiorentino di cui Verdini e' stato presidente: 55 gli avvisi di chiusura indagine notificati dai pm e tra gli indagati figurano lo stesso Verdini e Marcello dell'Utri.