Firenze, 13 ottobre 2011 - "Irrilevante", così il sindaco di Firenze Matteo Renzi giudica la protesta semiaventiniana delle opposizioni rispetto alla verifica parlamentare oggi e domani sul rapporto di fiducia fra Camera e Governo . Ancora una volta il 'rottamatore' del Pd marca la distanza dalle scelte del gruppo dirigente del suo partito, convinto che le opposizioni non potranno incidere sulla caduta del governo Berlusconi senza avere chiaro un progetto credibile e forte di alternativa.

 

''Il governo  non ha la minima intenzione di andare a casa - ha detto fra l'altro Renzi in una intervista a 'il Mattino' -. Di fronte a questo, diventa irrilevante ciò che intende fare l'opposizione". Perché "è indubbio che Berlusconi è in difficoltà" ma "il Pd deve chiarirsi bene le idee se non vuole rischiare di perdere di nuovo le elezioni. Non
possiamo tenere insieme tutto e il contrario di tutto. E' finito il tempo del 'ma anche' e del 'nè con-nè con'. Se non abbiamo le idee chiare forse possiamo anche vincere le elezioni ma che cosa si risolve? Perché se il centrodestra punta su Alfano e si ricompatta - non e' neanche detto che si vinca...''.
 

 

E proprio in tema di elezioni, Renzi rilancia:  ''le primarie sono necessarie'' anche se si va al voto nel 2012 perché ''basta un mese per organizzarle''.  "Vincere per fare che cosa? - aggiunge provocatoriamente il sindaco rottamatore - Come con l'ultimo governo Prodi, dove il giorno dopo hanno ricominciato a litigare? A me non basta vincere, voglio salvare il Paese e consegnare l'esperienza di Berlusconi alla storia. Se si tratta solo di sconfiggere Berlusconi io non sono interessato. Dobbiamo avere chiaro il dopo, che cosa vogliamo fare per il mercato del lavoro, la scuola''. Insomma una quasi dichiarazione d'intenti.