Firenze, 7 ottobre 2011 - Sciopero di due giorni e doppio appello: al direttore dell'Unità e all'editore per il pagamento degli arretrati. Nel giorno della protesta dei giornalisti precari, i collaboratori delle redazioni di Firenze (ma anche di Roma, Milano e Bologna) e i corrispondenti regionali dell'Unità annunciano lo sciopero di due giorni, oggi e domani, per protestare contro le loro condizioni di lavoro.

 

''Una situazione - hanno scritto in una lettera al direttore - che non siamo più disposti ad accettare''. ''Innanzitutto - si legge nella lettera - il ritardo nei pagamenti: per la maggior parte di noi l'ultimo bonifico risale a giugno, e riguarda il compenso delle pubblicazioni di febbraio. Una situazione aggravata dalle spese che ci troviamo a sostenere relative al lavoro che forniamo a questo giornale, per cui i pagamenti ricevuti con questo ritardo raramente possono essere considerati un guadagno. Tutto questo avviene in un contesto di totale assenza di prospettive per i precari storici, anche a fronte di spazi che si sono aperti con i prepensionamenti.

 

Abbiamo atteso con sacrificio, in nome di un'azienda che stimiamo e alla quale sentiamo di appartenere, la fine dello stato di crisi, di fatto avvenuto lo scorso giugno, sicuri come eravamo che le condizioni finora mal sopportate sarebbero finalmente cessate. Con tutta evidenza così non è stato. I nostri assegni sono, invece, fermi a due anni fa, ridotti a una media di 20 euro lordi a pezzo. Così è ancora per le nostre prospettive, congelate sull'altare dell'attesa, in nome di un futuro migliore che non si scorge all'orizzonte''.

 


L'appello al direttore, quindi, è perché si faccia portavoce con il Cda della Nie e con l'editore per il pagamento degli arretrati e per favorire la convocazione di un incontro. ''Chiediamo che venga riconosciuta da questa azienda la nostra esistenza e con essa il rispetto e la dignita' che ne consegue. Il nostro stato di esasperazione e la negazione dei nostri diritti non ci permette di sopportare oltre''.  La protesta ha raccolto la solidarietà dell'associazione della stampa Emilia-Romagna, dell'associazione stampa Toscana e dell'associazione stampa Romana.