Firenze, 6 ottobre 2011 - E' confermato il concerto di stasera di Zubin Mehta e Rudolf Buchbinder al Teatro Comunale di Firenze, nonostante lo sciopero deciso ieri in un'assemblea dei lavoratori di Cgil, Cisl e Uil. E' quanto si apprende dal teatro, dove stamattina si è svolta la prova generale aperta alle scuole. Stasera, come previsto, non incroceranno le braccia gli orchestrali del sindacato Fials.

 


La regolarità del concerto viene confermata anche sulla pagina Facebook ufficiale del Teatro. ''Il concerto di questa sera dell'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino - si legge infatti sul social network -, diretto da Zubin Mehta, con la partecipazione del pianista Rudolf Buchbinder, avrà luogo. Vi aspettiamo al Teatro Comunale alle ore 20.30''. Ieri si sono tenute due assemblee dei lavoratori del Maggio e nella prima, di Cgil, Cisl e Uil (che in maggioranza rappresentano il personale tecnico del teatro), erano stati decisi 3 giorni di sciopero, stasera, il 14 e il 25 ottobre, dopo la ''scelta unilaterale della direzione'' di sospendere il contratto integrativo.

 

La Fials, nell'altra assemblea, aveva invece optato per l'adesione solo allo sciopero del 25 ottobre. Sempre ieri, poi, le 4 sigle sindacali sono state convocate dal sindaco di Firenze e presidente della Fondazione del Maggio, Matteo Renzi, per un incontro in Palazzo Vecchio il prossimo 11 ottobre, mentre per il pomeriggio di domani è in programma un presidio dei lavoratori in occasione della riunione del Cda.

 

In questa fase così delicata per il Maggio Musicale Fiorentino, è auspicabile che prevalgano senso di responsabilità e collaborazione. E' indispensabile ridurre il deficit di 27 milioni accumulato nelle precedenti gestioni e sviluppare tutte le potenzialità che potranno venire dal nuovo Auditorium. Da questo punto di vista il commissariamento sarebbe una disgrazia per tutti ed in modo particolare per i lavoratori". Cosi il senatore Andrea Marcucci, responsabile cultura del Pd della Toscana, commenta la decisione delle organizzazioni sindacali di astenersi dal lavoro per tre giorni.

 

"E' positivo, che nonostante lo sciopero, le parti abbiano comunque deciso di partecipare all' incontro convocato per martedi 11 ottobre - prosegue il parlamentare del Pd - il taglio degli integrativi è una misura dolorosa ed estrema, imposta però da un debito pesante. Se ci sono altre proposte, maggiormente condivise, per operare il risanamento dei conti, mi auguro che siano prese nella dovuta considerazione. Certo è che il commissariamento - conclude Marcucci- rappresenterebbe una sconfitta per tutti e non eliminerebbe certo l'esigenza imprescindibile del rientro dal debito".