Firenze, 3 ottobre 2011 - Le coppie di fatto devono avere gli stessi diritti sociali di quelle sposate. Anche quelle omosessuali. L'idea viene dai consiglieri comunali Tomasso Grassi, di 'Sinistra e cittadinanza', Eros Cruccolini, di 'Sel', Ornella De Zordo, di 'Unaltracittà', e Stefano Puccio, del 'Gruppo Misto', che oggi hanno presentato in Palazzo Vecchio un mozione per garantire parità diritti in materia di assegnazione di alloggi popolari, contributi, servizi socio-sanitari. Dello stesso avviso anche il capogruppo e il consigliere dell'Idv, Giuseppe Scola e Giovanni Fittante.
"Speriamo che ci sia la volontà - hanno detto Scola e Fittante - da parte delle forze politiche di volere discutere questo atto che dovrebbe impegnare la collettività e le istituzioni al rispetto della persona al di la' delle proprie diversita'''.
''Crediamo - aggiungono i due esponenti fiorentini dell'Italia dei Valori - che riconoscere a tutti i cittadini i propri diritti debba essere un principio ineludibile per un corretto svolgimento dell'attivita' politico-amministrativa dei rappresentanti della collettivita'''.
Nonostante tutto, questa mozione non è una novità. Già a Livorno il parlamento cittadino l'ha fatta propria e la sinistra sta cercando di proporla al resto dei principali Comuni toscani.
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