Firenze, 8 settembre 2011 - SI ADEGUANO appena varcato il confine gli stranieri in visita nelle città d’arte toscane. Tanto che anche i civilissimi tedeschi, che in Germania pagano regolarmente le multe, da noi fanno i “portoghesi” e nel 59% dei casi la notifica resta solo una voce di costo per le casse comunali, doppiamente beffate: per l’infrazione e la spesa di spedizione del verbale (circa 25 euro). Ma non è un’esclusiva teutonica quella di evadere le multe italiane, e non è nemmeno colpa del recente appello a non pagare lanciato dall’Automobilclub tedesco, che ha solo incoraggiato una pratica già diffusa. E non solo in Germania, dal momento che così fan tutti.
 

STANDO AI DATI della European Municipality Outsourcing (Emo), che fa capo alla società fiorentina Nivi e gestisce la riscossione di multe da stranieri per 350 comuni italiani, di cui 75 in Toscana (tra questi Firenze, Siena, Pistoia, Arezzo, Viareggio, Lucca, Prato) a guidare la classifica dei “furbetti” sono gli spagnoli (l’80% evade le multe), seguiti da portoghesi e polacchi (paga solo uno su quattro). Il danno maggiore alle casse dei Comuni arriva però dalla vicina Romania, dove il 70% dei multati evade la sanzione, ma da lì arriva un fiume di turisti in auto e si porta dietro una interminabile scia di multe. Non saldate, ovviamente.
 

NON SORPRENDE quindi che, a fronte di un “tesoretto” di 5 milioni e 100 mila euro di sanzioni agli stranieri, entrato nel 2010 nelle casse del Comune di Firenze, ce ne sia un altro di oltre 6 milioni, che non varcherà mai il portone di Palazzo Vecchio. Anche se Emo, delegata al recupero delle multe all’estero, non demorde perché in caso di mancato pagamento non riscuote e non riceve il rimborso delle spese di notifica. Se però gli stranieri pagano, gli spetta un aggio di oltre il 20%, più le spese.

 

Ed è per questo che dei 5 milioni e 100 mila euro, incassati l’anno scorso dal pagamento di 43mila multe (su 110mila recapitate), sono rimasti poco più di quattro milioni nelle casse di Palazzo Vecchio. Circa un milione e 100mila euro è andato a Emo, che nei primi sei mesi del 2011 ha già fatto riscuotere al comune di Firenze 6 milioni di euro di sanzioni ai turisti (da cui vanno tolte le spese per la riscossione). In gran parte multe per “incursioni” nella Ztl, in pratica 76 euro l’una.

SIENA. Emo è di casa anche a Siena, dove da aprile 2009 a fine 2010 ha notificato 25mila multe all’estero, incassando però soltanto 254mila euro, a fronte di un milione di euro di sanzioni contestate.
 

AREZZO.  Va meglio, sempre Emo recupera il 50% di multe dai turisti: nel 2010 su 12mila sanzioni ne è stata saldata infatti la metà, in soldoni 986mila euro.

 

LUCCA. La riscossione è affidata alla ditta Maggioli di Rimini, la media dei pagamenti scende al 30%.

Del tesoretto di 15mila multe, calcolate per tutto il 2011, il Comune raccoglierà appena le briciole.

PISA. Fa da sé e attraverso la partecipata Sepi incassa il 30% delle sanzioni ai turisti. E della prevista boccata di ossigeno di oltre un milione di euro, arriverà appena uno spiffero. A proposito: e i civicissimi svizzeri? Paga solo il 51%. Sarà l’aria di casa nostra che invita a fare i furbetti.