Firenze, 8 settembre 2011 - IL DESTINO delle linee 2 e 3 della tramvia resta nebuloso. Al momento non ci sono certezze sulle date di avvio dei lavori. Gli incontri fra i responsabili delle ditte interessate e i tecnici di Palazzo Vecchio sono quotidiani. Ma le fumate, di giorno in giorno, restano grigie. Su tutto aleggia, inevitabilmente, il concordato preventivo che sta permettendo il salvataggio dei lavoratori della Btp. Di fatto — fino a ieri — non era stato ancora concluso il passaggio di proprietà del ramo d’azienda della Btp che si occupa di infrastrutture da parte della «Impresa spa». E fino a quando tutti gli atti commerciali non saranno debitamente controllati e controfirmati i lavori per la tramvia restano, letteralmente, senza testa.


Da Palazzo Vecchio si ripete incessantemente che da un punto di vista tecnico non esistono ostacoli di sorta. I lavori potrebbero partire anche domani. Quello che, però, resta da chiarire è l’assetto societario e finanziario del nuovo raggruppamento di imprese che si andrà a costituire non appena tutti i giochi societari saranno conclusi.
Aspetto non secondario, poi, è il rapporto che i privati devono ri-trattare con le banche. «Mi pare evidente — spiega Fabrizio Bartaloni presidente di Tram spa — che i finanziamenti trattati con gli istituti di credito nel 2008 non possono essere gli stessi dopo tre anni e con l’attuale crisi economica in corso».
 

Nonostante questo Bartaloni ostenta un certo ottimismo. «Abbiamo presentato un cronoprogramma e i quadri economici». L’ultimo d-day è stato fissato per il mese di novembre, ma lui è certo che riuscirà ad anticipare la data di inizio almeno alla fine di ottobre. 

 

Sul fronte di Palazzo Vecchio, invece, la preoccupazione cresce. Il progetto esecutivo — ricorda qualcuno — è stato approvato a marzo, e non solo i lavori non sono partiti, ma di fatto non è dato sapere nè quale ditta costruirà, nè la compagine societaria del nuovo raggruppamento di imprese che si formerà. Una situazione che mette in difficoltà il Comune anche per quanto riguarda la programmazione di qualsiasi altro cantiere nel territorio. Difficile fare cronoprogrammi ‘intelligenti’ nella totale incertezza.
 

Di una cosa però il presidente Bartaloni è certo: i lavori per la linee 2 e 3 dovranno partire quasi in contemporanea. Il perchè è semplice. I due passaggi clou sono: il sottopassaggio Milton - Strozzi e la trincea Guidoni. Il primo riguarda la linea 3 e il secondo la linea 2. «Ai fini della migliore organizzazione dei lavori, anche dal punto di vista della loro durata — sostiene il presidente di Tram spa — i due interventi devono essere condotti in contemporanea».