Firenze, 30 agosto 2011 - Al di la' della parte destra della parete est del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, su cui Giorgio Vasari nel 1557 dipinse l'affresco raffigurante 'La battaglia di Scannagallo', esiste una discontinuita' tra il muro a mattoni (che lo stesso architetto-artista aveva fatto costruire) e il piu' profondo e originale muro in pietra del palazzo. Lo scrive oggi un quotidiano.

Cio' significa, come ha spiegato il direttore scientifico della ricerca, Maurizio Seracini, ''che tra i due muri esiste uno spazio vuoto, un'intercapedine volutamente lasciata da Vasari per proteggere il muro piu' profondo'' sul cui intonaco potrebbero ancora trovarsi tracce de 'La battaglia di Anghiari', l'affresco ''perduto'' realizzato nel 1503 da Leonardo da Vinci.

Anche senza attendere l'incrocio coi dati frutto di decenni di analisi, la prima sentenza dell'analisi effettuata sin da venerdi' scorso con un nuovo radar (che con una metodologia rivoluzionaria legge gli strati dei muri che attraversa, centimetro per centimetro) e' piu' che positiva. Tra alcune settimane, quando i dati raccolti in questa nuova indagine saranno incrociati a quelli delle precedenti sessioni di analisi, se ne sapra' un po' di piu', soprattutto si capira' se sulla parete piu' interna, quella costituita da muro originale di Palazzo Vecchio, c'e' ancora lo strato di intonaco su cui Leonardo dipinse 'La battaglia di Anghiari'.