Firenze, 26 agosto 2011 - E’ UNA delle scommesse del comune di Scandicci per quanto riguarda la promozione turistica sul territorio. Si tratta del campeggio di Vingone, il cui progetto è al vaglio dell’amministrazione comunale. Il camping Scandicci nascerà in zona pedecollinare, nel terreno che costeggia la nuova viabilità che va dal ponte autostradale su via di Mosciano all’altro che arriva in via delle Prata. Un campeggio da 280 piazzole, con spazi per servizi e segreteria compresi in una superficie prevista di 400 metri quadri. Uno spazio moderno per il soggiorno turistico, magari con eventi e musica per l’intrattenimento serale.

 

Ben collegato al centro di Firenze grazie alla tramvia che passa poco lontano, e soprattutto capace di intercettare un turismo diverso rispetto a quelli che abitualmente fanno ‘mordi e fuggi’ per il centro del capoluogo. Il campeggio, a iniziativa privata, era previsto già nel primo piano regolatore del comune di Scandicci, confermata la previsione nel regolamento urbanistico è partita la progettazione per quanto riguarda l’intervento. Naufragata l’ipotesi della ricettività alberghiera (non si faranno né gli alberghi davanti al comune visto che l’asta per l’alienazione del terreno è andata deserta, né quello previsto a San Giusto) a Scandicci si punta sul turismo sostenibile e sull’accoglienza-natura. Non mancano infatti gli agriturismi nella zona collinare, e ora anche con il campeggio arriveranno camper, roulotte e tende di turisti che vorranno coniugare l’attività culturale e le visite ai musei di Firenze, con il turismo e l’enogastronomia delle campagne locali.

 

Certo con l’arrivo dei turisti, servono delle iniziative per valorizzare anche il patrimonio di monumenti e bellezze che ci sono in città. In particolare con visite alla Badia di Settimo o al museo di Paleontologia sempre di Badia, oppure al Mulinaccio di San Vincenzo a Torri. Itinerari che portano anche a scoprire le bellezze di una città come Scandicci, da sempre troppo legata a una dimensione industriale e a una urbanizzazione selvaggia figlia degli anni ’70.
Pronti ad accogliere i campeggiatori; del resto il terreno che costeggia l’autostrada era inutilizzato, e tutto intorno da tempo si attendeva una riqualificazione con un’attività di pregio come può essere quella turistico ricettiva.