Firenze, 12 agosto 2011 - Quando l'evasione fiscale è un vizio di famiglia...Tre fratelli coinvolti in una frode fiscale di oltre 10,2 milioni di euro. Un giro di fatture false che ruotavano intorno a due societa' di abbigliamento e accessori all'ingrosso, intestate alla sorella, 57 anni, e gestite dal fratello, 54, e ad una terza societa', cosiddetta "cartiera", che emetteva fatture.
Il terzo fratello, un commercialista, coordinava il tutto. Le indagini, condotte dai finanzieri e coordinate dal pm Paolo Barlucchi,sono partite nel 2009 ed hanno accertato che le due societa' di commercio all'ingrosso di abbigliamento avevano effettuato in contabilita' acquisti di merce per milioni di euro da una societa' fittizia, con sede in Firenze, intestata ad un ottantenne fiorentino "prestanome".
Le due societa' dopo 3-4 anni di operativita' erano poste in liquidazione e come liquidatore era nominato un prestanome. Le fatture false annotate sono state complessivamente 67, per un valore di 7,3 milioni e oltre 2,9 milioni Iva. I pagamenti degli acquisti fittizi erano poi "dirottati" dai conti aziendali ai conti personali dei due fratelli. Parte dei soldi sono stati utilizzati per l'acquisto di un prestigioso appartamento di 14 vani in centro a Firenze, dal valore di 1,4 milioni di euro.
I controlli sui rapporti con i vari clienti e fornitori hanno permesso di accertare che rilevanti importi di denaro contante e' stato trasferito in violazione alla normativa antiriciclaggio. Le sanzioni amministrative contestate per tali violazioni ammontano da un minimo di 1,2 milioni ad un massimo di 4,8 milioni di euro. I due fratelli ed il prestanome 80enne sono stati denunciati per emissione di fatture false e presentazione di dichiarazione dei redditi ed Iva fraudolenta. L'appartamento e' stato sequestrato.
© Riproduzione riservata