Firenze, 11 luglio 2011 - IN MARMO bianco di Carrara, con una struttura a nartece — con porticato esterno — rettangolare, ispirato a modelli di architettura classica, scandito da eleganti membrature animate da statue in marmo, bronzo e da rilievi. Era la facciata della basilica di San Lorenzo progettata da Michelangelo e commissionatagli da Leone X nel 1515 per coprire l’attuale rivestimento brunelleschiano. Di quel progetto abbiamo solo gli schizzi e il modellino in legno custoditi a Casa Buonarroti, perché la facciata per vari motivi non fu mai realizzata.
Un’idea di come sarebbe potuta essere la chiesa della famiglia Medici secondo il disegno michelangiolesco, si è avuta nel 2007, quando il progetto è stato ricostruito al computer e proiettato sulla facciata stessa con sofisticati sistemi di illuminazione.
 

 

MA LA VOGLIA di rendere concreto per davvero quel rivestimento non è mai passata. Più volte è stato proposto di realizzare e installare, se pur per un breve periodo di tempo, la facciata di Michelangelo. E stavolta il traguardo è vicino. I finanziamenti possono essere trovati, gli studi di fattibilità ci sono e anche una possibile data di inaugurazione è già stata individuata: il 18 febbraio prossimo, data di morte sia di Michelangelo (1564) sia dell’Elettrice Palatina (1743), che aveva lasciato un apposito capitolo della sua eredità per il completamento della chiesa di famiglia.
Un’altra ipotesi prevede l’inserimento del progetto nel calendario del Florens 2012, nel qual caso slitterebbe a novembre.  A portare avanti da anni l’iniziativa è il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani insieme alle quattro associazioni che rappresentano gli albergatori fiorentini e all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Nel 2007 proprio Giani organizzò la proiezione della facciata, mentre oggi è alla guida di uno specifico comitato promotore del progetto di “costruzione”, vista anche la sua carica di presidente del museo di Casa Buonarroti.

 

«LA REALIZZAZIONE della facciata in materiale plastico e il suo montaggio costano complessivamente intorno ai 250 mila euro — spiega Giani — e potranno essere coperti in parti uguali da Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Camera di Commercio e da singoli cittadini benemeriti, a partire dalla straordinaria promozione animata dalla categoria degli albergatori, a partire da Giovanni Guarnieri presidente della sezione alberghi di Confindustria, Francesco Bechi presidente di Federalberghi, Massimo Pezzano di Assohotel e Giancarlo Carniani di Cna Turismo. I sistemi d’ancoraggio, il ponteggio e tutto quanto serva al progetto di allestimento temporaneo è già stato predisposto. Da tempo abbiamo presentato lo studio alla sovrintendenza ai beni monumentali che ha mostrato disponibilità all’esame e speriamo di avere una risposta a breve». La ricostruzione su una specie di telone rinforzato della facciata di San Lorenzo rimarrebbe issata per circa due-tre mesi, dopodichè si prevede di collocarla in un punto all’ingresso della città, come per esempio all’uscita dell’aeroporto, quale elemento di arredo urbano.