Firenze, 2 luglio 2011 - LA SCUOLA come antidoto alla noia delle lunghe giornate estive trascorse in casa con un occhio su Facebook e l’altro alla tv. Lontani i tempi in cui, col suono dell’ultima campanella, si andava al mare fino a primi di settembre. Adesso le famiglie dei ragazzi che possono permettersi questo lusso sono sempre meno. Capita così che la scuola decida, in totale autonomia, di correre in aiuto di quelle famiglie che, un po’ per problemi di lavoro e un po’ per mancanza di soldi, devono per forza di cose tagliare sulle ferie. Se poi ci sono i nonni disponibili a portare i nipoti lontano dall’afa, tanto meglio. Ma spesso manca anche questo tipo di (fondamentale) aiuto. Ben vengano dunque i ‘centri estivi’ a scuola.

 

Anche stavolta a battere tutti sul tempo è stata la media Beato Angelico di via Leoncavallo, che si trova a una manciata di minuti da piazza Puccini. E’ lì che, grazie alla grintosa preside Eda Bruni, quest’anno scolastico sono stati sperimentati i centri invernali durante le vacanze di Natale. E per l’estate si è deciso di fare il bis. Una ventina gli studenti che tra un panettone e un pandoro rientrarono in classe gli ultimi giorni di dicembre. Adesso sono invece trenta i ragazzi che hanno colto al volo l’opportunità di trascorrere una o più settimane a scuola. Ma non certo solo per studiare. «Ci siamo resi disponibili per tutto giugno e luglio – spiega la dirigente -. E abbiamo creato gruppi di massimo 15 ragazzi, in modo che possano essere seguiti da un solo educatore». 95 euro la spesa che ogni famiglia sostiene per una settimana d’estate alla Beato Angelico.

 

Una cifra leggermente superiore rispetto a quanto si sborsa, in fascia massima, per iscrivere il figlio ai centri estivi comunali. «I soldi richiesti servono per pagare gli educatori della compagnia Il Cenacolo», puntualizza Bruni. E per la scuola? «Le spese sono minime», assicura. L’iniziativa è così azzeccata che l’istituto pensa di «replicarla ai primi di settembre». Perché i ragazzi sono entusiasti. E le famiglie pure. Svariate le proposte per gli studenti, che trascorrono in questo particolare centro estivo 40 ore la settimana: dalle attività ludico-motorie ai laboratori creativi. Dalle nuotate in piscina alle visite in città. «Stare tutto il tempo a scuola sarebbe impensabile - dicono Martina Bartolini ed Alessandro Bonzi de Il Cenacolo -. Così, abbiamo messo a punto una serie di itinerari all’interno della città.

 

Naturalmente, vista la stagione, privilegiamo gli spazi verdi». Recentemente gli studenti sono stati al giardino di Boboli e hanno raggiunto a piedi il piazzale Michelangelo partendo da San Niccolò. Ogni giorno poi i ragazzi tengono un diario di bordo. Annotano le loro impressioni, conservano i biglietti del bus e creano delle mappe in cui sono evidenziati i percorsi fatti. Non a caso la cooperativa ha pensato anche ad un laboratorio sull’orientamento.
«Tutta la settimana a casa ci annoieremmo. Invece qui svolgiamo un sacco di attività interessanti. E poi facciamo amicizia», sorride Marco. E Niccolò: «E’ un modo nuovo di vivere la scuola. Abbiamo poi un po’ di tempo per fare i compiti. Tra noi possiamo aiutarci ed anche questo è importante».