Firenze, 22 giugno 2011 - Nel rompicapo dei divieti d’accesso, c’è cascata pure una volante della polizia. Colpa dell’abitudine: del resto, il senso di via Panzani era cambiato appena da qualche minuto, troppo poco per realizzare che cominciava la rivoluzione. Che non è ancora terminata, ma che da ieri sera ha mosso il primo, significativo passo: via della Vigna Nuova. Nuova come l’andatura, che non è più dal centro verso fuori, ma esattamente al contrario. Alle 21.30, minuto più, minuto meno, il semaforo si è acceso (appena installato, regolerà anche gli arrivi da via della Spada), i cartelli sono stati scoperti, davanti a qualche curioso che non s’è lasciato sfuggire un attimo che non sarà epocale ma di certo rappresenta una bella svolta nel quotidiano di ogni fiorentino.
Prima ancora di via della Vigna, sono stati invertiti i sensi in fondo a via Tornabuoni: dal tardo pomeriggio, via dei Rondinelli si fa verso piazzetta degli Antinori, e s’imbocca dalla “nuova” via Cerretani. Stesso destino per via dei Vecchietti, via Strozzi, via dei Pescioni, via del Campidoglio. Tutti sensi invertiti per consentire il nuovo assetto della cosiddetta area Tornabuoni.

 

Ma proprio lei, via Tornabuoni, resisterà nel vecchio senso di marcia fino a domani notte, ultimo tassello della tanto sospirata pedonalizzazione in contemporanea con Pitti-Guicciardini. Ieri, in tarda serata, è arrivato sul campo, in via Tornabuoni, anche l’assessore alla mobilità Massimo Mattei, che oltre a lodare l’operazione pedonalizzazione («I benefici arriveranno»), ha ammesso: «Sarà dura».
 

 

Funzionale a questa zona è anche il doppio senso di marcia sul ponte alla Carraia. Non cambio senso ma look piazza Goldoni, dove, per agevolare la circolazione, è sorta una rotonda, visto che qui si dipaneranno anche gli autobus che imboccheranno via della Vigna verso il centro. L’inversione di via della Vigna ha permesso alle squadre di vigili urbani, coordinate dal comandante Antonella Manzione, di completare l’opera, in direzione di Santa Maria Novella: via del Moro, via dei Palchetti, via dei Federighi, via dei Banchi.

 

Tutti da percorrere in sensi opposti a quelli a cui ci eravamo abituati. Abitudine, appunto. Di certo, i primi giorni, saranno difficili per prendere la mano ed evitare i contromano. Ma l’opera non è nemmeno a metà. Manca, come detto, da pedonalizzare il “salotto” buono cittadino e l’Oltrarno. Appuntamento a domani sera. La prima strada in cui soffierà il vento di cambiamento è lungarno Acciaioli, che seguirà la direttrice lungarno Archibusieri-piazza dei Giudici-lungarno Diaz, nella nuova direzione di Ponte Vecchio. Nel tratto tra piazza Mentana e ponte alle Grazie, lungarno Diaz scorrerà a doppio senso. Infine via dei Saponai e via dei Malenchini. Inversione sui due lungarni Guicciardini e Corsini (da percorrere nei sensi contrari agli attuali), sul Ponte Santa Trinita (verso l’Oltrarno), per poi tuffarsi nel cuore di Santo Spirito. Nuovo senso in via Sant’Agostino-Via Mazzetta, e via Guicciardini che, per chi potrà, scorrerà verso Ponte Vecchio. Chiudono il quadro il doppio senso in via dei Bardi e i cambi di sensi in via Ramaglianti, via Belfredelli, Borgo San Jacopo, via dei Barbadori, via del Canneto. Occhio alle macchine: da domattina alle otto c’è una raffica di divieti.