E' la vita a fare notizia. E noi parliamo di quelle notizie lì, quelle che occupano le nostre giornate: figli, amori, nonni, malattie, morti, sesso, scuola, lavoro, donne, uomini. Buon viaggio. E voi che leggete dateci il vostro segno di vita. Vi garantiamo che sarà ascoltato, rispettato (anche nella privacy) e che sarà utilizzato nel miglior modo possibile. Scrivete a [email protected]  o partecipate al blog http://club.quotidiano.net/fiechter  ... Questo spazio è anche vostro.

 

 

 Quando il mercato tira in una certa direzione e cambiare strada comporta lacrime e sangue, quando siamo seduti sulla cosa più comoda del mondo e spostarsi sembra un controsenso, ecco, in questi casi l'essere umano standard fa una cosa sola, si tappa le orecchie e magari anche gli occhi e va avanti. Meglio non sapere. Tanto di qualcosa dovremmo pur morire. E poi questi scienziati ci hanno stancato, un giorno dicono una cosa e il giorno dopo un'altra. E via così.

 

 

C'è però una minoranza di persone che invece vogliono ascoltare. E che poi, una volta sapute le cose, parlano, discutono, convincono. Succede a chi ha sentito le parole pronunciate nei vari convegni dall'esperto di inquinamento elettromagnetico Fiorenzo Marinelli, biologo del Cnr, l'uomo che da anni studia gli effetti dei radar, dei telefoni cellulari, del WI-FI eccetera sugli organismi sulle nostre cellule. Non vi spaventate. Perchè se è vero che un effetto ce l'hanno, Marinelli vi dice anche come ridurre al minimo i rischi. Non tappatevi gli occhi.

 

 

 

 

 I campi magnetici mostrati dal design

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L'intervista

Cominciamo dalle brutte notizie?
Eccole: l'Agenzia internazionale sulle ricerca sul cancro( IARC ed OMS) ha da poco comunicato che le radiazioni di alta frequenza (quindi telefonini, Umts, Blue Tooth, Wi Fi, Wi Max e in generale tutta la serie relativa alla telecomunicazione) possono essere cancerogeni per l'uomo
 

E cosa raccomanda?
Di usare i limiti di precauzione
 

Che sarebbero?
In Italia sono 20 V/m ( Volt per metro) volte per metro per le esposizioni occasionali alle radiazioni e 6 V/m per metro per quelle superiori a 4 ore, che quindi riguardano le case, le scuole, e tutti i luoghi in cui per esempio c'è Internet Wi Fi senza limiti.
 

E sono limiti rispettati?
Soprattutto sono insufficienti. Il ministro Brunetta ha detto 10.000 scuole con il WI FI mentre la Germania ha sospeso il progetto. E il ministro Romani ha dichiarato che i nostri limiti di legge sono eccessivamente prudenti e dio voler alzare i limiti di legge. Nei congressi internazionali si dice che dovremmo ridurre le esposizioni alle onde elettromagnetiche di alta frequenza a non più di 0,6 V/m. Siamo nella situazione in cui sappiamo che queste esposizioni fanno male ma non viene fatto niente. Soprattutto non si informano gli utenti. Solo da poco in alcuni libretti di istruzione viene riportato che non si deve usare il telefonino a meno di 2,5 centimetri dalla testa.
 

Quali ricerche supportano questo allarme?
Dal punto di vista epidemiologico gli effetti si possono misurare dopo dieci anni di latenza dall'esposizione. Le ricerche fatte sui vecchi telefoni cellulari come il telefonino analogico che si è usato per piu di dieci anni, hanno fatto rilevare un aumento di tumori cerebrali
 

Cosa propone: buttare via cellulari e i computer connessi 24 ore su 24?
I telefoni cellulari dovrebbero essere utilizzati solo come strumento di emergenza.
 

Sono più a rischio?
E' dimostrato che nella scatola cranica dei bambini il segnale entra più facilmente. Almeno fino a 12 anni non dovrebbero usare i telefonini. Ricordo che un terzo delle carte sim sono in mano agli adolescenti, in Italia, e che anche l'invio di Sms espone alle radiazioni
 

Come possiamo ridurre al minimo i danni?
Con alcune precauzioni:
1) Non telefonare all'interno dei luoghi chiusi metallici come l'automobile o il treno (il tetto fa rimbalzare le onde elettromagnetiche prima di uscire)
2) Non telefonare camminando (spostandosi il telefono teme di perdere la connessione e quindi emette il massimo della potenza)
3) Aspettare che il telefono stabilisca la comunicazione (fase nella quale emette il massimo della potenza) prima di portarlo all'orecchio
4) Utilizzare l'auricolare perchè riduce di dieci volte l'impatto (ma non il wireless che emette un ulteriore segnale per connettersi al telefono)
5) Sostituire la connessione Wi Fi di internet con il cavo. O dotarsi di un apparecchino power line che trasferisce le onde sull’impianto elettrico (è irragionevole che dopo aver cablato tutta la terra con i cavi, vogliamo fare gli ultimi dieci metri via radio).
 

Cosa succede alle nostre cellule durante e dopo le eccessive esposizioni alle onde elettromagnetiche del wi fi e dei cellulari?
Le cellule sono mantenute in vita da un bilanciamento dell’espressione dei geni. L’esposizione a campi elettromagnetici produce uno sbilanciamento dei geni cosi che le cellule danneggiate
vengono indotte a morire, e quelle sopravvissute possono trasformarsi in cellule tumorali.
 

Elettrosmog, l'intervista a Fiorenzo MarinellI

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